Acque minerali, di sorgente e sotterranee. Ecco le differenze

Acque minerali, di sorgente e sotterranee. Ecco le differenze

Risorsa acqua.it, il portale di informazione dell'esperta ambientale Cristina Arduini, nato non solo con lo scopo di fornire a tutti un quadro completo sulle ultime novità in tema idrico, ma anche con l'obiettivo di sensibilizzare i cittadini sul valore della risorsa acqua, per utilizzarla e rispettarla al meglio...

Le ultime innovazioni e novità inerenti l’acqua nel portale creato da Cristina Arduini, esperta ambientale

MILANO -  Da un’idea di Cristina Arduini, esperta ambientale e specialista in acque dolci, un portale di informazione dedicato alla risorsa idrica, più specificatamente alle acque sotterranee, per sensibilizzare i cittadini sulla tematica in questione e su un uso più sostenibile della risorsa. Nel portale non solo informazioni e suggerimenti ai dubbi e alle domande più frequenti degli utenti comuni, ma anche indicazioni sulle norme e sulle procedure in uso per i professionisti del settore nelle diverse regioni e province italiane.

Con quale spirito e scopo è nato il suo sito web dedicato alla risorsa acqua?

L'acqua soprattutto quella sotterranea mi ha sempre affascinato e ha scandito sia la mia vita che il lavoro che ho svolto in un ente pubblico e che svolgo tuttora come professionista. La mancata consapevolezza dell'uomo comune su questa risorsa mi ha portato nel 2011 a creare il sito, visto all'inizio come ponte tra la pubblica amministrazione e "gli altri", perché infine chi dovrebbe gestire questa risorsa è proprio la pubblica amministrazione e le leggi promulgate dal parlamento. Ora dopo due anni, tenendo sempre in mente il ponte tra pubblico e privato, il sito si sta evolvendo, sempre con le mie sole forze. Il mio obiettivo è quello di cercare di ampliare l'orizzonte in merito, occupandomi di consumo di suolo, dissesto idrogeologico e soprattutto di servizio idrico integrato, causa la mia nomina nel Consiglio di Amministrazione dell'Ufficio d'Ambito della Città di Milano, ente di controllo del gestore unico di Milano. Il sito oltre a newsletter mensile ed un account Twitter dedicato, ha editoriali e notizie da varie parti del mondo, soprattutto inerenti la mancata gestione della risorsa e i relativi conflitti. L'anno passato ho anche prodotto un calendario scaricabile dal sito e ho in mente lo stesso per il 2014 con tema il ghiaccio.

Quali sono a suo parere le principali differenze tra acque sotterranee, acque di sorgente e acque minerali ?

Il sapore e le caratteristiche qualitative si diversificano a seconda delle sostanze disciolte nell'acqua, le quali derivano ovviamente dai terreni attraversati. La legge, che stabilisce che tutte le acque sono pubbliche, vede diversamente l'utilizzo delle acque minerali e delle sotterranee: le prime sono concesse con una concessione mineraria, mentre le altre hanno una normale concessione di uso dell'acqua. L' evoluzione dell'utilizzo di questa preziosa risorsa ( si consideri che molte delle nostre acque distribuite dal servizio idrico sono sotterranee) sarà proprio il fatto che aumenterà la consapevolezza  dell'uso dell'acqua sia dal punto di vista del risparmio idrico che dall'uso ai fini di benessere e di associazione cibo-acqua delle acque minerali. (A tal proposito sono anche idrosommelier).

Come si degustano e apprezzano le varie acque? Esistono differenze di gusto tra acque diverse?

Tutte le acque sono differenti. La degustazione delle acque è molto più difficile di quella del vino, perché i sapori sono molto più leggeri e meno decisi. Essa avviene con le stesse modalità della degustazione del vino, ovvero con la predisposizione di una scheda; sono poi la concentrazione e la tipologia di sali disciolti nelle varie acque a caratterizzarle. Ovviamente più le acque sono ricche di Sali, più sono corpose e per esempio adatte ad un piatto elaborato. Con i dolci invece vanno preferite acque leggere e piatte (ossia senza bolle). Sarebbe interessante che si avviasse un progetto di abbinamento acque-cibo. Già la rivista “La cucina italiana” fa questi abbinamenti, anche se non si appoggia alla mia associazione (A.D.A.M. Asso. Degustatori acque minerali).

Qual è l’attuale stato di salute delle riserve idriche in Italia, in montagna, collina e nelle campagne?

Lo stato di salute delle riserve idriche italiane riguarda due aspetti: uno quantitativo e uno qualitativo. Di tutti e due gli aspetti si hanno al momento delle visioni localizzate a livello provinciale e regionale, ma non esiste, come invece ormai sarebbe utilissimo e fondamentale, una visione nazionale della situazione. L'ISPRA ed il Ministero dell'Ambiente stanno faticosamente costruendo un sistema, ma ci vorranno ancora molti anni e soprattutto tanta buona volontà. Sicuramente il ciclo delle acque è estremamente complesso ed interagisce profondamente con la nostra vita; la nostra consapevolezza in merito poi varia a seconda delle necessità immediate. Al momento, dopo anni che gli addetti ai lavori ne parlano, è finalmente approdato al parlamento un disegno di legge relativo al consumo di suolo, che si spera venga promulgato in questa legislatura.

Quanto è forte il livello di consapevolezza nei cittadini italiani nella tutela del territorio necessaria per garantire la giusta qualità delle acque? E dal punto di vista dei governanti, quali sono le iniziative per la tutela della risorsa idrica anche a livello normativo?

La consapevolezza dei cittadini in merito alla tutela ambientale è molto aumentata negli ultimi anni, e curiosamente la crisi ha portato anche un maggiore interesse per le acque e per una corretta gestione del territorio. Ad oggi però gli interventi appaiono ancora confusi e poco gestiti, anche a livello parlamentare e governativo. Va anche tenuto presente che il cittadino ha un pessimo rapporto con la cosa pubblica e cinicamente si pensa ancora che ci siano poche  possibilità di cambiare le cose. Quello che pesa maggiormente è la burocrazia veramente eccessiva, che è aumentata negli anni nonostante siano state apparentemente promulgate  leggi con scopo semplificativo ( vedi Autorizzazione Unica Ambientale).

Aggiornato il 7 agosto 2013