Perché è importante il risparmio idrico

Perché è importante il risparmio idrico

L'acqua è una risorsa scarsa e come tale da preservare e tutelare. Il Water Footprint Network, un'associazione internazionale impegna nel responsabilizzare a un uso sostenibile, equilibrato ed efficiente della risorsa acqua, ha fatto luce su quanta acqua viene impiegata nella realizzazione di beni e prodotti alimentari. E una mela costa 125 litri di acqua...

Dal Water Footprint Network alcuni dati significativi sull’impiego della risorsa acqua nella produzione dei prodotti

MILANO – Sensibilizzare a un uso più efficiente e sostenibile della risorsa acqua mettendo in rete tutte le comunità interessante al tutela del prezioso bene. E’ questo lo scopo di Water Footprint Network, un’associazione internazionale impegnata della difesa del valore dell’acqua e che ha realizzato uno specchietto specifico per far conoscere l’impronta idrica di alcuni prodotti, ovvero quanta acqua viene impiegata nella loro produzione.

LA MELA - In media, una mela (150 grammi) costa 125 litri di acqua. Un succo di mela impiega 1.140 litri d'acqua per ogni litro, mentre un bicchiere di succo di mela (200 ml) circa 230 litri di acqua.

VINO - L'impronta idrica globale media di uva è di 610 litri / kg. Se consideriamo che da un chilogrammo di uva di ricavano 0,7 litri di vino, se ne deduce che l'impronta idrica di un vino è di 870 litri di acqua per litro di vino. Ciò significa che un bicchiere (125 ml) costa 110 litri d’acqua. In Francia, Italia e Spagna, tra i più grandi paesi produttori di vino del mondo, l'impronta idrica media di vino è rispettivamente di 90, 90 e 195 litri per un bicchiere di vino.

TE’- Mediamente la produzione di un chilogrammo di tè impiega nella sua produzione 8.860 litri di acqua(fonte Mekonnen e Hoekstra, 2010-2011). Se consideriamo che per una tazza di tè occorrono 3 grammi di tè, tale quantità necessità di circa 30 litri di acqua. India e Cina sono i maggiori produttori di tè al mondo e hanno rappresentato il 51% dell’impronta idrica globale nel periodo 996-2005.

RISO - Il risone, ovvero il riso come raccolto dal campo, richiede 1.670 litri di acqua per chilogrammo. Mediamente da un kg di risone lavorato si ricavano 0.67 kg di riso, la cui impronta è di circa 2.500 litri per chilogrammo. Nel periodo 1996-2005 la produzione mondiale di riso ha contribuito al 13% della complessiva produzione agricola e il 22% dell’impronta idrica totale.

BIRRA - Per produrre un chilogrammo di orzo vengono impiegati circa 1.420 litri di acqua.  Facendo il raffronto con il malto, con il quale viene prodotta la birra, per ogni litro prodotto vengono utilizzati circa 298 litri di acqua. Ciò significa che un bicchiere da 250 ml “costa” 74 litri di acqua.

CARNE DI MAIALE - L'impronta idrica globale media della carne di maiale è di 5.990 litro / kg. L'impronta idrica media per caloria di carne di maiale è cinque volte più grande di quello per i cereali e radici amidacei. Prendendo in considerazione i suini, nel periodo 1996-2005, la loro impronta idrica era di circa 460 miliardi di metri cubi l’anno, ovvero il 19% dell’impronta idrica totale di tutta la produzione animale nel mondo.

PIZZA MARGHERITA - Una pizza che pesa circa 725 grammi ha bisogno di 1.260 litri di acqua. La mozzarella rappresenta il 50% della quantità totale, seguita dalla farina di grano tenero (44%) e dalla passata di pomodoro (6%). C’è da dire che l’impronta idrica della pizza margherita varia però da Paese a Paese. In Italia è di circa 940 litri/kg; in Francia 540 litri/kg; in Cina 1.370 litri/kg; negli Stati Uniti 1.200 litri/kg.

aggiornato il 3 giugno 2013