MILANO – Nuove scoperte scientifiche per le donne alle prese con il post menopausa. Dagli Stati Uniti uno studio ha spiegato il rapporto che esiste tra il consumo di acqua gassata e il rischio cardiovascolare.
Ma già in fase di menopausa diversi sono i fattori che possono recare fastidio.
I sintomi
Spiega Claudio Paganotti, Medico Chirurgo, Specialista in Ostetricia e Ginecologia presso l’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia dell’Istituto Clinico Citta di Brescia: “Tra i sintomi più frequenti della menopausa sono molto conosciute le vampate di calore. Interessano il 60-70% delle donne in menopausa e consistono in un’improvvisa e imprevedibile sensazione di intenso calore con arrossamento del viso del collo e del decolleté.
Durano pochi minuti, ma possono ripetersi più volte nella giornata; spesso sono accompagnate da sudorazioni profuse e insieme essendo soprattutto notturne possono portare l’insonnia.
Il dottor Paganotti avverte, inoltre, dell’esistenza di altri sintomi psicologici che colpiscono il 25-50% delle donne in menopausa, come “ansia e irritabilità, malinconia e tendenza alla depressione, vuoti di memoria e difficoltà di concentrazione”.
La scoperta
Uno studio americano condotto da Stefanie Schoppen e pubblicato dal The Journal of Nutrition ha indagato gli effetti che l’acqua gassata può avere sul rischio cardiovascolare nelle donne in post-menopausa.
Un campione di donne è stato invitato a bere un litro di acqua liscia al giorno per due mesi e successivamente un litro di acqua gassata al giorno per altri due mesi.
Dopo aver bevuto acqua gassata è stato riscontrato nelle donne un calo del 6,8% del colesterolo totale, un caldo del 14,8% del colesterolo LDL (quello cattivo) e un aumento del 14,8% del colesterolo HDL (quello buono).
di Alessandro Conte
6 ottobre 2017
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