Don’t look up, il film che affronta il tema del cambiamento climatico

Don’t look up, il film che affronta il tema del cambiamento climatico

In streaming su Netflix, il film punta l’indice sulle responsabilità di Politica, Informazione ed Economia circa le tematiche ambientali

MILANO – Far riflettere istituzioni e media che sottovalutano le conseguenze del cambiamento climatico attraverso una satira della società di oggi, ponendo anche alcune serie riflessioni sulle responsabilità di tutti, cittadini compresi. È stato questo l’obiettivo che si è posto il regista Adam McKay nel girare “Don’t look up”, il film da lui scritto e diretto con un cast stellare. In streaming su Netflix e distribuito in alcune sale cinematografiche, il film in poco tempo è diventato un cult per la sua capacità di far riflettere e discutere su argomenti così importanti e delicati.

Don’t look up, la trama

La laureanda in astronomia Kate Dibiasky (Jennifer Lawrence) e il professor Randall Mindy (Leonardo DiCaprio) fanno una straordinaria scoperta: una cometa in orbita all’interno del sistema solare. Il primo problema è che si trova in rotta di collisione con la Terra. E l’altro? La cosa non sembra interessare a nessuno. A quanto pare, avvisare l’umanità di una minaccia delle dimensioni del monte Everest rappresenta un evento scomodo da affrontare. Con l’aiuto del dottor Oglethorpe (Rob Morgan), Kate e Randall partono per un tour mediatico che li porta dall’ufficio dell’indifferente presidente Orlean (Meryl Streep) e del suo servile figlio nonché capo di gabinetto Jason (Jonah Hill), fino alla stazione di The Daily Rip, un vivace programma del mattino condotto da Brie (Cate Blanchett) e Jack (Tyler Perry). A sei mesi dall’impatto della cometa, gestire continuamente le cronache e catturare l’attenzione del pubblico ossessionato dai social media prima che sia troppo tardi risulta essere un’impresa incredibilmente comica.

Manifesto contro i cambiamenti climatici

Don’t look up è riuscito a coinvolgere un cast stellare per realizzare un vero e proprio manifesto per la lotta ai cambiamenti climatici; il film vuole essere un vero e proprio atto d’accusa nei confronti dell’egoismo di politica, economia e mondo dell’informazione. Don’t look up utilizza volutamente il linguaggio dell’assurdo, tipico della satira, per porre l’accento su una questione che nessuno può far finta di non vedere o di non capire. I cambiamenti climatici sono un problema serio, in quanto le conseguenze di una mancata riduzione delle emissioni inquinanti nell’atmosfera potrebbero avere effetti indesiderati per quanto riguarda la biodiversità degli esseri viventi sulla Terra, anche per l’uomo.

La metafora dell’asteroide

L’asteroide di Don’t look up sembra una metafora dell’emergenza riguardante i cambiamenti climatici che da tempo “si dirige” verso il Pianeta Terra, trovando terreno fertile nell’indifferenza generale degli esseri umani, più attenti verso questioni futili come la vita privata degli Influencer e il gossip, a discapito della tutela e alla salvaguardia del futuro del Pianeta e di tutte le specie viventi.

Il film, già dai primi giorni dopo la sua uscita, sta facendo molto discutere addetti ai lavori e non per i messaggi lanciati, tanto da far intervenire anche esponenti del mondo scientifico come il famoso astrofisico statunitense Neil deGrasse Tyson, il quale con un tweet ha definito il film “una storia di fantasia su una nazione distratta dalla cultura pop e divisa sull’opportunità di ascoltare i seri avvertimenti da parte degli scienziati.”

L’importanza di cambiare il sistema

Il regista MacKay con “Don’t Look Up” ha voluto far emergere con spietata ironia che “il più grande ostacolo a quel cambiamento è la nostra incapacità nell’ecosistema dei media del XXI secolo di comunicare efficacemente tra noi su questioni serie, anche, o forse soprattutto, quando il destino del mondo è in bilico. La presunzione centrale è che abbiamo rovinato il modo in cui ci parliamo, traendo profitto anche dagli scambi più casuali. Che si tratti di Snapchat o TikTok o dei social media o delle news, devi ottenere valutazioni, devi ottenere clic. Questo non è incolpare nessuno o dire che qualcuno è malvagio. È il sistema che abbiamo creato. Ma siamo in una situazione davvero pericolosa perché quando tutto è uno scambio di vendite, non ascolterai mai la verità oscura.”

Di Salvatore Galeone

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