Il design di una bottiglia trasmette l'essenza del suo contenuto

Il design di una bottiglia trasmette l'essenza del suo contenuto

Cosa c'è dietro l'ideazione del design di una bottiglia? Perché è importante l'estetica? Qual è il mood di una bottiglia? A queste domande risponde il professor Fabio di Bartolomei, Designer e Former Design Professor dell'Accademia di Belle Arti di Verona e della facoltà di architettura di Trieste...

Di Fabio de Bartolomei*

L’IDEAZIONE DI UNA BOTTIGLIA - Scriveva Plinio nel XXXVI libro della sua Storia Naturale: "chi vorrà considerare con attenzione la quantità delle acque di uso pubblico per le terme, le piscine, le fontane, le case, i giardini suburbani, le ville, i ninfei; la distanza da cui l'acqua viene, i condotti che sono stati costruiti, i monti che sono stati perforati, le valli che sono state superate, dovrà riconoscere che nulla in tutto il mondo è mai esistito di più meraviglioso". Veramente l’antica Roma poteva essere considerata la città dell’acqua e cittadini e stranieri potevano avere l’impressione di camminare sul prezioso elemento. Questo da il senso dell’importanza che gli antichi romani davano all’acqua, e ancor prima di loro, tutte le civiltà esistite perché l’acqua è fonte di via. Noi stessi siamo fatti al 70% di acqua.

Per cui, progettare una bottiglia, vuol dire molto di più che creare un contenitore, un packaging, vuol dire trasmettere un messaggio ben preciso che rispecchi e rispetti le proprietà del contenuto.

Come fare tutto ciò non credo praticamente sia possibile spiegarlo, come per qualunque altro mio progetto; all’inizio ho semplicemente un punto d’arrivo, in brief mentale, ma come arrivarci quasi sempre non mi è chiaro. Ed è questo l’aspetto più affascinante della mia professione di designer, non avere delle certezze, ma solo degli obiettivi. Il primo fra essi è quello di dare delle soluzioni innovative che soddisfino delle esigenze specifiche aiutando l’uomo e quindi noi stessi a vivere meglio, sono infatti le necessità dell’uomo il punto cardine sul quale imperniare un progetto. Così pure per una bottiglia il rapporto progetto/uso/immagine è importantissimo e va valutato con grande attenzione e rispetto assieme al suo contenuto

C’è poi  anche il fattore del materiale: la forma nelle bottiglie in PET (materiale plastico comunemente usato), per esempio, è utile, quanto indispensabile, all’irrigidimento della sempre più sottile pellicola di cui la bottiglia è costituita e alla migliore presa della mano; il fondo tipicamente lavorato serve affinché la pressione dei gas contenuti non modifichino la sua planarità per cui la bottiglia non resterebbe più eretta. Molto spesso questi accorgimenti seppur tecnici, vengono studiati per dare alla bottiglia un’immagine innovativa e caratterizzante del prodotto in essa contenuto affinché, quest’ultimo, risulti unico e riconoscibile. Quindi il progetto viene fortemente influenzato dal materiale stesso di cui sarà fatta la bottiglia.

LE DIFFERENZE TRA VETRO E PLASTICA– Dopo i suoi esordi, per le sue peculiarità relative alla facilità di dare delle forme tramite adeguati stampi, motivo per cui era entrata con grande prepotenza all’interno delle nostre case, fino a circa un po’ più un decennio fa, la plastica era considerata un materiale povero e non più fatto per creare oggetti di design. Ora invece, grazie anche all’uso di materiali nuovi, essa è stata riportata a nuova vita. Per cui il suo uso quotidiano, non solo è da tutti noi accettato, ma è talmente consolidato che neppure ci rendiamo conto dell’importanza che essa ha per la produzione di un’infinità di oggetti da noi comunemente usati.

Il vetro invece è nobile per definizione, da quando fu scoperto, forse casualmente, dagli antichi Fenici. Ho progettato molto con questo materiale nell’arredamento e per la produzione, nel 1995 ho disegnato il tavolo TANGO in vetro curvato, prodotto da Fiam Italia che è stato esposto al MOMA di New York ed in altri musei ed è per me sempre un materiale affascinante. L’analisi della differenza tra una bottiglia in Plastica o in vetro va in una direzione parallela. Va considerato infatti l’uso stesso della bottiglia: se pensiamo per esempio alla ristorazione, quasi sempre troviamo delle bottiglie in vetro (a meno che non si tratti di “bassa ristorazione”) questo proprio perché l’immagine che vuole essere data è quella di servire un prodotto superiore. In casa i ragionamenti sono diversi per cui l’uso della bottiglia di plastica non ci comporta alcun problema, l’importante è il contenuto. Vanno aggiunte alcune particolarità delle bottiglie per ristorazione che sono la quantità contenuta che è importante in quanto determina il volume dell’oggetto per cui anche il volume complessivo dello stoccaggio.

IL MOOD DELLA BOTTIGLIA - Una bottiglia deve trasmettere, tramite la sua immagine, le proprietà, le sensazioni che il contenuto ci darà. Sia essa di plastica sia di vetro il rapporto prodotto-bottiglia è importantissimo. Pensiamo per un attimo ad un altro oggetto di grandissimo uso comune, una sedia, acquistereste una sedia che vi dia la sensazione di grandissima scomodità e poca stabilità? Io credo di no. Per cui anche una bottiglia deve darci la sensazione che il suo contenuto sia quanto ci aspettiamo o anche  superiore. Considerereste un vino “eccezionale” se ve lo servissero da un Tetrapak?

*Prof. Fabio Di Bartolomei

E’ Industrial e Interior Designer, Former Designer Professor all’Academy of Fine Arte Cignaroli di Verona e alla Facoltà di Architettura di Trieste.

www.dibartolomei.com