Pensieri di plastica: l'arte e il riciclo del PET

Pensieri di plastica: l'arte e il riciclo del PET

Bottiglie di plastica che diventano opere d'arte che fanno riflettere. Ecco come l'artista Shari Mendelson crea oggetti artistici riciclando PET

NEW YORK – Shari Mendelson, artista newyorkese, si serve di bottiglie di plastica scovate tra i rifiuti per creare particolari oggetti evocatori di un passato più o meno prossimo. I suoi elaborati infatti perdono ogni legame con l’originario PET, per divenire icone dell’arte di un tempo che fu e portare l’osservatore a profonde riflessioni sul proprio presente.

L’uso creativo della plastica

I capolavori di Shari Mendelson sono ottenuti da semplici vecchie bottiglie di plastica. Raccolta come il più prezioso dei materiali, diventa nelle sue mani duttile creta da cui ottenere mistici cimeli che sembrano provenire da un lontano passato. I suoi pezzi s’ispirano a manufatti preistorici e a soprammobili di gusto art Nuveau. Plastica fusa, invecchiata, argentata, colorata in modo da sembrare tutto tranne che semplici bottiglie d’acqua.

Opere che fanno riflettere

La vecchia plastica inerte, ormai da relegare in una discarica, può diventare il materiale per creare oggetti di particolare valenza onirica. Shari Mendelson infatti trae dalla plastica l’occasione per creare opere che sono lo spunto per  riflessioni emotive particolarmente interessanti. Oggetti che sembrano reperti archeologici o manufatti di vetro in stile liberty dicono all’incuriosito spettatore che esiste sempre un legame tra passato e futuro e che la materia del presente, qualunque essa sia, inevitabilmente ci lega alle origini. Quelle ancestrali origini in cui l’uomo più di ora sapeva usare e riutilizzare ciò che aveva a disposizione.

di Alessandro Michielli

1 dicembre 2016

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