Acqua sulla Luna in Forma Ghiacciata – In a Bottle

L’acqua sulla luna renderebbe possibile costruire basi per gli astronauti

I frammenti di ghiaccio sotto la superficie lunare permetterebbero lo sbarco di astronauti nell’arco dei prossimi cinque anni

MILANO – Una decina di anni fa nel corso di un esperimento condotto dalla NASA venne analizzato un campione di superficie lunare. I frammenti studiati presentavano tracce di acqua allo stato solido, sotto forma di ghiaccio. Quest’ultimo era presente soprattutto nelle zone a sud del satellite, aree non raggiungibili dai raggi del sole. Una scoperta che torna attuale e rilevante, perché potrebbe essere la chiave di volta di future spedizioni sulla luna, nonché fonte di acqua per future basi lunari di ricerca scientifica.

Come si è arrivati alla scoperta di acqua sulla Luna

Dieci anni fa, nel 2009, un razzo lanciato dal Crater Observation and Sensing Satellite (LCROSS) si schiantò contro la luna. Si trattava di una procedura NASA per un esperimento scientifico che aveva lo scopo di studiarne la superficie. L'impatto innalzò frammenti lunari che si staccarono dal polo sud del satellite e si liberarono nello spazio per diversi minuti. Contemporaneamente, la navicella spaziale che aveva lanciato il razzo attraversò la nebbia che si era andata a formare mentre le sue sonde assorbivano quanti più dati possibili. Tra le molecole di metano, ammoniaca, anidride carbonica e altri composti, la navicella spaziale rilevò qualcosa di meravigliosamente familiare: l'acqua.

Le teorie sulla Luna da riformulare

Il materiale rinvenuto non era, come ipotizzabile, acqua liquida bensì granelli di ghiaccio. Tale scoperta aiutò gli scienziati a riformulare le loro teorie riguardo il satellite terrestre. Infatti, nonostante i ricercatori avessero a lungo creduto che le condizioni atmosferiche della luna fossero troppo aride, cominciarono a nutrire il sospetto che le sue regioni d’ombra potessero nascondere acqua.  I risultati emersi dai composti analizzati durante le indagini diedero loro ragione. Questo perché nel polo sud della luna – area geografica di interesse per la NASA – i crateri del satellite non vengono mai a contatto con la luce del sole. La scoperta del ghiaccio è alla base del programma Artemis, progetto dell'amministrazione Trump che mira a riportare gli astronauti sulla luna nell’arco dei prossimi cinque anni. La speranza è che i futuri viaggiatori spaziali possano estrarre il ghiaccio come risorsa per le loro basi lunari.

di Salvatore Galeone

Source: Adobe Stock

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