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Corepla: perché riciclare la plastica conviene

Al Convegno di Corepla e Legambiente si è parlato di riciclo della plastica: perché l'economia circolare conviene a tutti

MILANO - Si è tenuto nei giorni scorsi, a Roma, il convegno “L’economia circolare conviene. L’industria del riciclo della plastica come vantaggio competitivo in Italia e in Europa” organizzato in tandem da Legambiente e Corepla. Proprio le nuove frontiere dell’economia circolare sono state il tema della tavola rotonda durante la quale sono stati presentati i numeri e le storie di successo di riciclo della plastica. Dal convegno è emerso che sarebbero 960 mila le tonnellate di rifiuti plastici raccolti lo scorso anno nel nostro Paese, sessantamila in più rispetto al 2015. Un dato molto positivo per l’Italia.

Il valore del riciclo della plastica

Driver di competitività per il settore e per l’industria italiana, così come per la ricerca e per l’innovazione di nuovi materiali, il riciclo della plastica è anche un vantaggio per la collettività. Dai dati emersi, infatti, il riciclo avrebbe permesso di risparmiare oltre 7 milioni di tonnellate di CO2 nell’aria, recuperare in 3,3 milioni di tonnellate di imballaggi0, fatturare 668 milioni di euro dalla vendita di materia prima recuperata e, infine, generare un indotto industriale stimato in 3 miliardi di euro.

L’economia circolare conviene all’Italia - sottolinea Antonello Ciotti, presidente di Corepla - perché il nostro Paese è leader a livello mondiale nelle tecnologie di riciclo. L’economia circolare conviene alle aziende: Corepla mette a disposizione delle aziende trasformatrici materie prime seconde di qualità a costi inferiori rispetto al vergine, un fattore di competitività per le imprese. Infine l’economia circolare conviene ai cittadini: una raccolta differenziata di qualità può permettere ai Comuni la riduzione delle tariffe.”

Numeri e storie

Sempre secondo Corepla e Legambiente, a livello territoriale il Veneto si conferma al primo posto tra le regioni più virtuose, con 25 kg di imballaggi in plastica raccolti per abitante all’anno, seguito dalla Sardegna (20,8 kg), dalle Marche (19,7 kg) e dalla Valle d’Aosta (19,5 kg). A queste seguono le buone prestazioni dell’Emilia Romagna e del Piemonte (18 kg), della Campania (17,7 kg) e della Lombardia (17,6 kg). La classifica vede all’ultimo posto la Sicilia, che rimane ancora fanalino di coda con 4,8 kg di materiale recuperato. Oltre ai numeri, nel corso della tavola rotonda, sono state raccontate storie di successo nel settore della plastica. 

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