“Dona acqua, salva una vita”: la campagna di Oxfam per garantire acqua pulita

“Dona acqua, salva una vita”: la campagna di Oxfam per garantire acqua pulita

L’iniziativa nasce per assicurare, in questo contesto di vulnerabilità, una migliore fornitura di acqua pulita e sicura nei paesi più in difficoltà

MILANO - Garantire acqua pulita e servizi igienico-sanitari adeguati a chi non può permetterselo, frenando così un'ulteriore diffusione della pandemia. È questo l’obiettivo di “Dona acqua, salva una vita”, la campagna lanciata da Oxfam Italia in cui si invita entro il 28 marzo, mese in cui si celebra la Giornata mondiale dell'acqua, ad offrire un piccolo, ma prezioso contributo con un SMS solidale o chiamata da telefono fisso al 45584.

L’accesso all’acqua pulita nel mondo

"Lavarsi le mani in tempo di pandemia è un gesto imprescindibile e vitale per chiunque – spiegano da Oxfam in una nota - eppure ben 2,2 miliardi di bambini, donne, uomini non possono farlo, perché oggi nel mondo una persona su 3 non ha accesso all'acqua pulita, e più di 1 su 2 (ovvero circa 4,2 miliardi di persone) è costretta a vivere senza servizi igienico-sanitari adeguati*".

Secondo Oxfam Italia sono i bambini, assieme alle loro madri, i primi a essere colpiti da malattie ed epidemie, soprattutto se costretti a sopravvivere in paesi messi in ginocchio da conflitti e carestie, colpiti da siccità sempre più prolungate per via dei cambiamenti climatici o da catastrofi naturali, imprevedibili e distruttive. "Già prima del Covid-19 - spiega l'organizzazione - la carenza di acqua riguardava ogni anno circa 830 mila persone, costrette a bere e lavarsi con acqua sporca o contaminata, con 297 mila bambini sotto i 5 anni - 800 al giorno - colpiti da malattie ed epidemie. Basti pensare che il 50% della malnutrizione infantile è dovuta all'uso di acqua non sicura e servizi igienici inadeguati: 818 milioni di bambini, soprattutto nei paesi più poveri, non hanno neanche la possibilità di lavarsi le mani nella propria scuola".

La minaccia del virus

In paesi poveri come Yemen, Libano, Bangladesh, Burkina Faso, la totale mancanza di acqua pulita e di presidi igienico-sanitari rendono il virus una minaccia ancora più letale. Molto spesso le fonti d’acqua sono distanti dai villaggi e l’acqua è sporca o contaminata. O peggio ancora, l’acqua manca del tutto. Inoltre, il distanziamento sociale è impossibile da praticare, a causa delle drammatiche condizioni logistiche quali quelle presenti nei campi profughi.

Anche una banale azione come lavarsi le mani, come tutti noi facciamo ogni giorno, è praticamente impossibile in questi paesi. Un semplice gesto negato che può fare la differenza per la qualità della vita di decine di migliaia di persone. La campagna di Oxfam “Dona acqua, salva una vita” nasce proprio per garantire, in questo contesto di vulnerabilità amplificata, servizi igienico-sanitari attraverso la fornitura di acqua pulita e sicura.

Di Rossella Digiacomo

Bibliografia:

* Progress on drinking water, sanitation and hygiene: 2000-2017: Special focus on inequalities” del Joint Monitoring Programme dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e dell’Unicef.

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