Estate, un italiano su 2 bocciato in risparmio idrico

Estate, un italiano su 2 bocciato in risparmio idrico

Dall'igiene personale al lavaggio degli alimenti, dall'innaffiatura delle piante agli accorgimenti pratici per le piccole perdite, gli italiani dimostrano di essere poco attenti al consumo di acqua. Dagli esperti arriva il decalogo del giusto risparmio idrico...

L’ignoranza degli italiani sul consumo d’acqua e i consigli pratici per limitarlo

MILANO - Si dimenticano di chiudere il rubinetto quando si lavano i denti (39%) o ci si rade (33%), ignorano di riparare una piccola perdita (36%), innaffiano le piante quando hanno tempo libero (39%). Come spiega uno studio di In a Bottle***, ben un italiano su 2 (51%) non presta attenzione al risparmio dell’acqua durante le normali faccende domestiche e, sia che si tratti di igiene personale sia che si tratti di lavare gli alimenti, a trionfare è il “non farci caso”. Il “tallone d’Achille” di uomini e donne? Per lei i capelli, con quasi 4 donne su 10 che lasciano scorrere l’acqua. Per lui la barba, con un uomo su 3 che quando si rade lascia aperto il rubinetto per essere “più comodo nel pulire il rasoio dopo ogni passata”. Dagli esperti arrivano i consigli e un pratico decalogo per il risparmio idrico.

L’IGIENE DELLA PERSONA - In bagno, ad esempio, ci si affida più alla comodità e non sul consumo d’acqua. Ben il 33%, infatti, preferisce riempire una vasca perché “dà più relax” e il 35% si orienta sulla doccia perché “fa perdere meno tempo”. Per quanto riguarda i denti, ben 4 italiani su 10 (39%) lasciano aperto il rubinetto per “risparmiarsi la fatica di aprire e chiudere ogni volta”, e il 21% “non ci fa caso”. Anche barba e capelli sono attività ad alto consumo d’ acqua. Il 33% degli uomini ammette di lasciar scorrere l’acqua quando si radono perché “viene più comodo pulire il rasoio”, mentre il 36% delle donne quando fa lo shampoo lascia aperto il rubinetto per tutto il tempo.

GLI SPRECHI IN BAGNO - Spiega Francesco Bedussi del Centro Antartide: “Tenere aperto il rubinetto quando ci si lava i denti comporta uno spreco dai 6 agli 8 litri; mentre quando ci si rade, tra insaponatura e rasatura si può arrivare addirittura a 35-45 litri. Fare la doccia invece del bagno permette inoltre di risparmiare fino al 70% di acqua, soprattutto se non ci si dilunga troppo. Infine quando si cambiano gli elettrodomestici, è bene fare attenzione ai consumi idrici (sono indicati nella targhetta energetica) e scegliere quelli meno spreconi”.

LE PERDITE - E anche sui rimedi per limitare l’uso dell’acqua gli italiani si dimostrano poco informati. Ben il 39%, infatti, non adotta alcun accorgimento specifico e solo il 12% controlla periodicamente eventuali perdite. E anche davanti a una perdita ben il 36% degli italiani ci passa sopra “se non è fastidiosa”, il 25% si informa “per capire se conviene di più riparare o sostituire il pezzo marcio”. Infine l’11% cerca “di rimediare autonomamente”. Ma in realtà, come dimostra uno studio americano di Save Water Today, sostituire una vecchia doccia può portare a un risparmio fino a 2.300 litri di acqua in un anno.

IN CUCINA - Anche in cucina gli italiani si scoprono spreconi. Parlando dell’uso della lavastoviglie solo il 24% evita di usarla se non pieno carico mentre il 25% sceglie il ciclo di lavaggio “in base alle stoviglie da lavare” mentre il 14% la avvia dopo ogni pranzo se “la quantità di piatti è spaventosa”. Stesso discorso sui piatti da lavare a mano. Il 37% fa tutto sotto l’acqua corrente e solo il 24% raccoglie la giusta quantità d’acqua nel lavello o in una bacinella apposita. E come ci comportano quando devono lavare gli alimenti? Il 41% li sciacqua direttamente sotto il rubinetto perché “si risparmia tempo”, il 19% preferisce l’acqua corrente “perché in una bacinella l’acqua poi si sporca” mentre il 24% si affida a una vaschetta per il lavaggio e all’acqua corrente per il risciacquo. A questo proposito spiega Tessa Gelisio, conduttrice tv e autrice di numerosi libri su come risparmiare in casa: “In cucina l’acqua è preziosa e anziché buttarla può essere impiegata per nuovi usi. Se laviamo le verdure possiamo raccoglierla e utilizzarla per innaffiare. L’acqua della cottura è un ottimo sgrassante e anziché buttarla possiamo utilizzarla per piatti e pentole e, se non è salata, possiamo ugualmente darla alle piante”.

PIANTE E AUTOMOBILI - Italiani che si scoprono impreparati anche sulle piante. Ben il 39% annaffia “in base al tempo libero a disposizione” o “quando me ne ricordo” (9%), mentre solo il 29% evita di farlo durante le ore più calde, quando cioè è alto il rischio di evaporazione. Ma anche sul lavaggio dell’auto molti italiani ignorano l’acqua che si potrebbe risparmiare. Solo il 26% utilizza i Car Wash mentre circa uno su 3 (31%) utilizza la canna servendosi dell’impianto del proprio stabile/palazzo e infine c’è chi (16%) utilizza le fontanelle pubbliche. Afferma Eugenio di Loreto del Consiglio Nazionale dei Geologi: “Consumiamo mediamente 200 litri di acqua al giorno ma, specialmente nella stagione estiva e in particolar modo nei centri di vacanza, il consumo di acqua può anche raddoppiare o triplicare in relazione all’enorme aumento della popolazione residente nei centri di soggiorno. Per questo è opportuno seguire alcuni pratici consigli per razionalizzare al massimo il consumo di acqua con le attività che si svolgono”.

Dagli esperti ecco il decalogo sul perfetto risparmio idrico

  • Quando si lavano i denti usare un bicchiere per risciacquare la bocca e non lasciare aperto il rubinetto. Si consumeranno solo due litri d’acqua anziché 30;
  • Quando si lavano le mani, non aprire completamente il rubinetto, basta solo un filo d’acqua;
  • Quando si fa la barba usare una bacinella o chiudere il tappo del lavandino, in questo modo si useranno al massimo tre litri d’acqua;
  • Installando gli aeratori nei rubinetti è possibile diminuire il flusso d’acqua (costano molto poco). Per una famiglia di 4 persone si potrà ridurre il consumo di acqua fino ad oltre 1000 litri al mese;
  • È preferibile utilizzare una doccia piuttosto che la vasca da bagno. Per la doccia si consumano circa 30 litri, per la vasca 100.
  • Non azionare lo scarico del WC senza motivo. Lo scarico dello sciacquone rappresenta un terzo dei consumi idrici quotidiani;
  • Riparare subito i rubinetti che perdono, si risparmiano 5 litri di acqua al giorno.
  • Non utilizzare l’acqua per rinfrescare la frutta. C’è il frigorifero.
  • I piatti e le stoviglie possono essere lavati in un catino. Se si utilizza la lavastoviglie farlo solo a pieno carico.
  • Per la lavatrice, oltre al pieno carico, utilizzare i programmi economici, evitando il prelavaggio. Le lavatrici per ogni ciclo di lavaggio utilizzano da 90 a 160 litri d’acqua;
  • È meglio lavare le automobili presso un lavaggio self service. È espressamente vietato farlo in strada dalle fontanelle pubbliche. Per chi ha a disposizione spazio privato, per lavare l’auto è meglio utilizzare i secchi d’acqua, anziché acqua corrente da un tubo di gomma.

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Lo studio è stato condotto con metodologia WOA (Web Opinion Analysis) su circa 1000 italiani, uomini e donne di età compresa tra i 20 e i 55 anni, attraverso un monitoraggio online sui principali social network, e su un panel di circa 50 esperti tra geologi, idrogeologi e tecnici ambientali, per capire gli errori più diffusi sullo spreco di acqua e i rimedi più immediati e pratici per risparmiare acqua.

Aggiornato l'8 agosto 2013