I "mini-Nettuno" potrebbero essere mondi d’acqua rocciosi

I "mini-Nettuno" potrebbero essere mondi d’acqua rocciosi

Un forte effetto serra consente alle super-terre e ai Mini-Nettuno di ospitare acqua sulla loro superficie

MILANO - Due recenti studi riportati su space.com hanno analizzato il particolare ambiente degli esopianeti “super-Terre” e "mini-Nettuno", estremamente vicini alle loro stelle madri. Le definizioni per questi tipi di pianeti variano tra gli astronomi, con le super-Terre che sono generalmente definite come mondi vicini alle dimensioni e alla massa della Terra, mentre i mini-Nettuno sono mondi gassosi meno densi e un po' più vicini alla massa di Nettuno, con atmosfere composte da idrogeno ed elio. Nettuno stesso è circa 17 volte più massiccio della Terra e ha un diametro quattro volte più grande.

Lo strato d’acqua sulle super-Terre

Dopo aver analizzato i mini-Nettuno, il primo studio, pubblicato il 15 giugno sul The Astrophysical Journal Letters, suggerisce che l'intensa radiazione stellare potrebbe colpire le super-Terre più piccole, rendendo questi esopianeti mascherati da mini-Nettuno a bassa densità. La bassa densità potrebbe essere dovuta ad "uno spesso strato di acqua che crea un intenso effetto serra causato dalle radiazioni provenienti dalla loro stella ospite", ha dichiarato il Centro nazionale francese per la ricerca scientifica (CNRS), che ha partecipato allo studio.

Mini-Nettuno come le super-Terre

Le atmosfere dei mini-Nettuno e delle super-Terre potrebbero essere fortemente influenzate dalle radiazioni stellari, secondo quanto riporta un secondo studio del CNRS pubblicato il 9 giugno sulla rivista Astronomy and Astrophysics. Nello studio si afferma gli esopianeti delle dimensioni della Terra contenenti acqua vedevano le loro atmosfere crescere molto di più sotto l'influenza di un forte effetto serra indotto dalla radiazione di una stella. Pertanto i mini-Nettuno "potrebbero essere super-Terre con un nucleo roccioso circondato d'acqua in uno stato supercritico", affermano dal CNRS, aggiungendo che la scoperta suggerisce che super-Terre e mini-Nettuno potrebbero formarsi allo stesso modo.

La presenza di acqua sui pianeti

Come già affermato dalla Nasa in merito alla presenza di acqua su Marte, lo stesso fenomeno potrebbe accadere nei pianeti extrasolari TRAPPIST-1 B, C e D, hanno aggiunto gli scienziati, sollecitando ulteriori studi su questi mondi per definire meglio le loro conclusioni provvisorie. Questo gruppo di esopianeti fa parte di una serie di diversi pianeti presumibilmente delle dimensioni della Terra che orbitano attorno a una stella chiamata TRAPPIST-1; almeno alcuni dei pianeti potrebbero essere considerati abitabili, grazie alla probabile esistenza di acqua allo stato liquido sulla loro superficie.

Di Salvatore Galeone

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