In Europa la scarsità d’acqua colpisce una persona su 10
MILANO – Un impegno orientato alla sostenibilità ambientale e alla razionalizzazione di una risorsa rinnovabile ma non inesauribile. Nestlé si propone l’obiettivo di contenere l’utilizzo dell’acqua nei processi produttivi e nei suoi stabilimenti riducendone i consumi del 40% entro il 2020. Già ne periodo 2004-2010, la riduzione è stata del 36% e oggi, l’intento e continuare sulla strada del risparmio idrico e della sostenibilità produttiva.
LA CARENZA IDRICA – Il vice presidente di Nestlé Europa Laureant Freixe ha dichiarato: “Mentre la carenza idrica tende ad essere un problema tipicamente del sud del mondo, questa tendenza sta diventando molto rilevante anche in Europa”. Come ha fatto sapere la Commissione europea, la domanda d’acqua continua a salire e la scarsità d’acqua colpisce attualmente una persona su 10 nel Vecchio continente. A livello globale, Nestlé ha preso una serie di impegni nei confronti della risorsa acqua e ha già ridotto i prelievi idrici totali per tonnellata di prodotto di un terzo dal 2005.
ESEMPI VIRTUOSI – In Spagna, il sito di Nestlé La Penilla, è riuscito a ridurre il suo consumo di acqua per tonnellata di prodotto di quasi due terzi in meno di 12 mesi , grazie ad un programma di efficienza idrica e un investimento di 1 milione di euro. Lo stabilimento Girvan nel Regno Unito, invece, mira a riciclare 0,5 milioni di litri di acqua estratti dal latte utilizzato per fare il cioccolato ogni giorno. Con questa metodologia, dal 2009 la fabbrica ha già salvato il 40 % delle sue acque e, entro il 2014, intende ridurre il consumo di acqua del 84%.
Anche l’Italia ha dato il suo contributo, grazie al contributo di tutti gli stabilimenti del Gruppo impegnati nella riduzione dell’impatto ambientale, come ad esempio il sito produttivo di Benevento dove vengono prodotte le pizze surgelate a marchio Buitoni e le verdure surgelate a marchio La Valle degli Orti. Dal 2008 ad oggi, infatti, lo stabilimento campano ha ridotto il consumo di acqua del 20% in termini assoluti e del 37% in termini relativi per tonnellata di prodotto.
aggiornato il 31 marzo 2014