Cristina Cotorobai: come la moda ha contribuito alla svolta green

Cristina Cotorobai: come la moda ha contribuito alla svolta green

Dal settore della moda giudicato insostenibile, Cristina ha racconta sui social la necessità di cambiare stile di vita, diventando la prima green influencer italiana per engagement

MILANO – Dopo una carriera da modella e la nascita della figlia Blu, Cristina Cotorobai ha scelto di pesare meno sul Pianeta e questa presa di coscienza ambientalista l’ha portata ad essere la prima green influencer italiana per engagement rate secondo la classifica stilata da Flu plus nel 2022. Il suo profilo Instagram da più di 107mila follower, @cotoncri, racconta con onestà, spontaneità e ironia questo suo cambiamento di vita, ispirandoci al tempo stesso ad essere consapevoli dell’impatto ambientale che produce ogni nostro gesto quotidiano.

Ciao Cristina, raccontaci di te e della tua carriera. Abbiamo visto che hai lavorato come modella per anni, come ha contribuito il settore della moda nella tua attività di attivista green? Su cosa hai raggiunto maggior consapevolezza e come?

L’industria della moda mi ha istruita passivamente al pensiero critico: quel che emana stile, lusso, bellezza è per lo più alimentato da sfruttamento, abuso e razzia di risorse umane e naturali. È stata una sfida per me riconoscerlo e comprendere di aver cooperato a questo sistema che mi ha sfamata per diversi anni. Una volta assimilato il meccanismo che rende questo settore impattante e tutte le tecniche di marketing dietro a cui cela il suo lato marcio, è stato più immediato apprendere l’impatto degli altri settori: alimentazione, trasporto, energia, finanza ecc. Nella moda ho appreso molte dinamiche sul campo, quindi la consapevolezza è stata arricchita dall’esperienza; leggere è stato lo strumento principale per conoscere e intraprendere nuove scelte e abitudini più sostenibili

La gravidanza e l’arrivo di Blu ti hanno spinta a informarti maggiormente sulle tematiche ambientali, come hai cambiato la tua vita? C’è stata una vera e propria svolta rispetto alla vita che conducevi prima?

Blu ha stravolto in tutti i sensi la mia vita e la concezione che avevo a suo riguardo. Improvvisamente mi sono ritrovata a pensare al futuro come mai prima, e realizzare quanto il mio presente avrebbe influenzato il suo futuro - e quello di tutte le future generazioni - mi ha spinta a darmi da fare e rivedere le mie priorità. Onestamente fatico a riconoscere il mio vecchio stile di vita, lo stesso vale per il mio compagno: abbiamo cambiato modo di nutrirci, di vestirci, di viaggiare, di pulire casa, di investire i nostri soldi e di concepire il mondo e le sue risorse.

I social sono stati per te medium attraverso cui condividere i cambiamenti che hai attuato nello stile di vita e questa attività è poi diventata un lavoro vero e proprio. Raccontaci meglio come li hai utilizzati e quali obiettivi avevi e stai perseguendo tuttora.

Ho iniziato a condividere sui social il mio percorso fatto di successi e talvolta di epic fail senza specifici obbiettivi; il desiderio era la semplice condivisione, forse anche per sentirmi meno sola nell’impresa. Una volta compresa la possibilità di perpetuare pratiche virtuose ho deciso di approcciarmi più strategicamente e sfruttare al meglio “il potere della condivisione” - come Ferragni ci insegna - ma senza indurre al consumismo sfrenato, anzi. Essere consumatori responsabili può essere contagioso, fare scelte etiche e meno impattanti può essere gratificante, basta svincolarsi dalla solita narrazione che vede la sostenibilità fatta di rinunce, scomodità ed estremismo.

Per me l’ironia è stata lo strumento decisivo per arrivare anche ai meno aperti all’argomento. Sono molto soddisfatta e grata della comunità che si è creata, una bella bolla di persone che vogliono far la propria parte! I social però nascondono una faccia meno gratificante dei follower e le interazioni che crescono, quindi il mio obbiettivo d’oggi è di trasformare la mia attività e liberarmi dalle dinamiche estenuanti a cui qualsiasi piattaforma induce

Quali sono secondo te le abitudini che tutti dovremmo cambiare nella nostra vita quotidiana?

Non ci sono delle linee guida standard che possano adeguarsi a chiunque; abbiamo vite, necessità e freni eterogenei. C’è chi può sfruttare gli impianti fotovoltaici per rendere la propria abitazione libera dai fossili, altri devono calibrare meticolosamente le spese per riuscire a pagare le bollette della casa in affitto. Non siamo tutti sulla stessa barca e questo influisce sulle responsabilità che ognuno ha  nella lotta alla crisi climatica.

Nonostante questo ci sono azioni praticabili pressoché da chiunque e in qualsiasi condizione: consumare meno carne e derivati (o non consumarli affatto), investire responsabilmente i propri risparmi affidandosi ad una banca che sostiene la transizione alle rinnovabili, ridurre al minimo indispensabile i viaggi in aereo, comprare meno vestiti optando per quelli di seconda mano, avere meno figli, essere cittadini e cittadine attive.

Evelyn Novello

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