Il divano eco-friendly fatto di bottiglie di plastica riciclate

Claudia Rossi parla del suo divano eco-friendly, realizzato con bottiglie di plastica riciclata e dice: non fare la differenziata è uno spreco di risorse

MILANO - Quando il rispetto per l’ambiente sconfina nel favoloso mondo del design, i risultati possono essere davvero strabilianti. Sempre di più gli artisti, i designer e le aziende con un approccio ecologico, che si sono cimentati in questo campo dando vita a oggetti di arredo strabilianti utilizzando materiali di riciclo, come vecchie bottiglie di plastica. Tra le italiane Claudia Rossi, realizzatrice di un vero e proprio “bottle-divano”.

Come e quando è nata la sua passione per il design realizzato con materiali riciclati?

Tutto parte da una visione più ampia, che da sempre caratterizza le mie realizzazioni, che vanno
dalla creazione di storie ( libri, fumetti ) alla pittura e al design con i materiali di recupero. La mia "passione" fondamentalmente è riflettere sull'arte e sulla cultura, cercando di renderle utili e
fruibili con maggiore immediatezza. Possiamo giocare con l'arte e la cultura, portandoli nel quotidiano? Bene. E magari renderli anche utili? Perché no!

Che messaggio vuole diffondere attraverso le sue opere?

Il mio messaggio principale intende "stimolare una visione differente delle cose".  Come l'idea che
buttare in terra una bottiglia o non fare la raccolta differenziata sia uno spreco di risorse.

Vi sono artisti o opere da cui si è sentita ispirata nel mettere a punto le sue opere?

Amo l'arte in generale, sia quella più provocatoria e concettuale, che quella più "umile" o utile.
Mi piace Michelangelo, anche se non posso fare certo un collegamento diretto con il mio lavoro e tantomeno un paragone! Mi hanno inoltre sempre affascinato le idee del grande Bruno Munari, che apprezzava molto una certa "poetica della semplicità". Fra gli artisti contemporanei famosi che più ammiro ci sono invece Pistoletto e Abramovich... due giganti.

di Alessandro Conte

11 ottobre 2018

credits: fotolia

READ MORE