Il design e l'architettura reinventano l'acqua

Il design e l'architettura reinventano l'acqua

L'acqua e il rispetto dell'ambiente sono stati al centro di "Bologna Water Design", rassegna dove architetti e designer di fama internazionale hanno reinterpretato l'acqua in chiave artistica per sensibilizzare la collettività. Un modo nuovo per riflettere sull'uso sostenibile della preziosa risorsa...

Le opere in mostra a Bologna esprimono l’importanza per l’acqua

BOLOGNA - Da poco concluso il “Bologna Water Design”, una mostra contemporanea dedicata all’acqua e alla quale hanno aderito progettisti e architetti di spessore come Kengo Kuma, Mario Cucinella, Mario Bellini, Alessandro Zambelli. I messaggi lanciati vanno in un’unica direzione: attraverso prodotti dal design innovativo e ricercato sensibilizzare sull’importanza della preziosa risorsa e sulla sostenibilità dei suoi consumi.

OPERE E FILOSOFIA - “Specchio delle mie brame” è l’originale opera che è stata presentata da Mario Bellini. L’installazione si presta a molteplici interpretazioni. Il creativo ha rappresentato uno specchio d’acqua scura che riflette le mura della chiesa dei Bastardini, riferimento implicito all’attuale situazione d’inquinamento ambientale. Kengo Kuma, architetto giapponese, con le sue pietre modellate dall’acqua ha espresso la tensione e la vitalità di un prezioso elemento invitando l’osservatore al rispetto dell’ambiente e della natura. Il progetto ‘Break in Blue’ a cura di Diego Grandi, si è inserito nello spazio della mostra come un momento di pausa, una sospensione ideale e fisica nel cuore della manifestazione. Piani colorati di grandi dimensioni come specchi d’acqua, hanno ridisegnato l’ambiente sostituendosi ai vuoti della corte in cui è stata inserita l’installazione. L’acqua diventa così il modo per regalare momenti di benessere psico-fisico ad ognuno ed uno spunto di riflessione sulla natura e le sue infinite potenzialità.

CONCERTO DI GOCCE - “Concerto di gocce” è il progetto che è stato presentato al “Bologna Water Design” curato da Michele De Lucchi con Alberto Nason e Lorenzo Palmeri. Un’originale installazione dove gocce d’acqua di varie dimensioni cadono ritmicamente da diverse altezze su svariati oggetti creando suoni differenti. Emozioni e vibrazioni espressi dalle inedite musicalità dell’acqua. Ora dolci e soavi come quelle di una sorgente, ora impetuose e violente come una tempesta. In questo straordinario spettacolo nulla è fisso ma tutto muta e si evolve.  Così come la realtà umana e delle cose circostanti.

IL PENSIERO - L’architetto Valerio Castelli, curatore del progetto “Bologna Water Design” si esprime riguardo all’attenzione verso la risorsa acqua nel nostro Paese: “Ritengo che in Italia ancora non ci sia totalmente una cultura orientata al rispetto delle risorse naturali e dell’ acqua in particolare. I cittadini tendono infatti a sprecare la preziosa risorsa in maniera sconsiderata. Per indurre la collettività a prendersi cura della risorsa è necessario condurre un lavoro di sensibilizzazione lungo e capillare che deve iniziare sui banchi di scuola. I risultati si possono ottenere solo attraverso un’educazione quotidiana che porti ad una sensibilità sociale e ad un uso sensato della risorsa acqua. Indispensabile per la sopravvivenza”.

2 novembre 2012