Il musicista Robert Tiso ci racconta come trasforma l’acqua in musica
MILANO - Robert Tiso ha saputo fare dell’acqua un elemento fondamentale per la nobile arte della musica. In un’intervista rilasciataci in esclusiva descrive cosa si prova a ricavare note musicali da gocce d’acqua contenute in calici e in che modo l’acqua si trasforma in melodia.
Come nasce la sua passione?
Fin da bambino ero a conoscenza della possibilità di riprodurre brani musicali con dei calici di cristallo.L'ho visto una volta al circo eseguito da un clown e un'altra volta ad una tavolata durante un pranzo di matrimonio.Sono rimasto colpito sia dalla sonorità del cristallo che dalla meraviglia che suscitava negli ascoltatori.Comunque, dal punto di vista musicale, consideravo questa forma d'arte molto limitata e non permetteva di esprimereun linguaggio musicale completo.Mi sono ricreduto dopo aver assistito a una esibizione di un virtuoso del cristallofono, Petr Spatina.Da questo maestro ho preso l'ispirazione per realizzare il mio primo cristallofono, nell'estate del 2001.Fin da subito ho sentito un che questo strumento era perfetto per esprimere la mia musicalità e ho preso padronanza della tecnica di esecuzione senza troppe difficoltà, grazie anche all' aiuto di un'altro maestro suonatore di bicchieri: Igor Sklyarov.
Cos’è un cristallofono?
Èuno strumento musicale formato da un insieme di calici di cristallo fissati ad un piano di appoggio.La disposizione dei bicchieri è personale, ogni musicista ha le sue preferenze.Sicuramente il più usato è quello della tastiera del pianoforte, ma le soluzioni sono moltissime e dipendono dalle esigenze del musicista.
L’acqua quindi la aiuta a modulare il suono..
L'acqua è l'elemento essenziale del cristallofono, serve sia per l'accordatura che per avere l'aderenza necessaria fra le dita e i bordiper far entrare in risonaza i bicchieri.
Come costruisce le varie note?
Per portare le note esattamente sulla scala musicale bisogna regolare il livello dell'acqua che ogni calice contiene. Alzando o abbassando il livello si fa l'equivalente di quello che fa un violinista quando aumenta o cala la tensione delle corde.Non c'è una quantità precisa d'acqua, questa può variare in base alla temperatura dell'acqua e dall'inclinazione del pavimento su cuiappoggia lo strumento per cui non serve segnare un livello o misurare la quantità d'acqua.
Quanta sensibilità occorre per ottenere il giusto suono?
Il suono si ottiene facendo scorrere le dita bagnate sui bordi simulando il movimento dell' archetto sulle corde del violino. Le dita devono sfiorare i bordi con molta delicatezza, sicuramente serve una grande sensibilità ma questo vale per qualsiasi strumento come per qualsiasiforma d'arte.Aumentando o diminuendo la pressione applicata si riesce anche a ottenere una variazione dinamica, cioè diverse intensità di suono come il pianoforte.
Cosa si prova a suonare sull’acqua?
Quando suono il cristallofono mi sembra di cadere in una forma di ipnosi o trans, il pubblico lo avverte dalla mia espressione al termine di ogni brano.Ho sempre bisogno di qualche secondo per riprendermi da questo stato per parlare serenamente e presentare la prossima esecuzione.Si vede anche nei miei video quando finisco di suonare, la mia strana espressione facciale è stata ampiamente discussa e derisa dai miei ascoltatorie cerco anche di mascherarla un po'. Comunque è parte del mio modo di essere e mi fa provare molto piacere, per cui spero che questa sensazione non mi abbandoni mai.
aggiornato il 10 dicembre 2013