Smart Cities, le città sostenibili proiettate nel futuro

Smart Cities, le città sostenibili proiettate nel futuro

Città sostenibili ed eco-quartieri a impatto zero, integrazione fra paesaggio, efficienza ed innovazione tecnologica. Queste le caratteristiche delle metropoli del futuro. Torino, Parigi, Milano: molteplici i progetti in corso e diverse le città da cui prendere esempio. Tra queste Amsterdam, Berlino e Zurigo...

Metropoli eco-intelligenti: si punta alla sostenibilità ed all’efficienza, senza trascurare il paesaggio green.

MILANO - Creative, innovative, interconnesse, ecosostenibili e solidali, ma anche più tecnologiche, pulite e verdi.  Queste le caratteristiche delle Smart Cities del futuro. Nell’ intelligenza, nell’efficienza e nella sostenibilità, le linee guida per realizzarle. Il futuro green diviene quindi una prerogativa sempre più importante, fonte di dibattito per numerosi blogger e giornalisti ambientali, ma anche per associazioni, amministrazioni e governi.

LE CITTA’ MODELLO - In Europa è ormai in crescita il numero delle città ecosostenibili da cui prendere esempio. Tra queste si distinguono Amsterdam, grazie al GWL Terrein, il più grande quartiere senz’auto della città olandese con 625 abitazioni eco, ma anche Zurigo, che ha deciso con un referendum di diventare energeticamente rinnovabile e ridurre entro il 2050 la sua dipendenza dal petrolio del 90%. Altra città modello Friburgo; l’eco-quartiere Vauban, terminato nel 2009 e ospitante oltre 5000 abitanti, si contraddistingue per case efficienti e pochissime auto. Fanalino di coda l’Italia, dove però gli investimenti urbani sostenibili e smart sarebbero in aumento. E’ lo studio Ambrosetti, think tank dell’economia di mercato italiana, che dà i numeri della svolta: 22 miliardi di euro l’anno sino al 2030. Enormi però i vantaggi economici generati dal migliore funzionamento delle nostre città: tra i 128 e i 160 miliardi di euro l’anno, pari all’8-10% del Pil attuale.

TORINO, SMART CITY FESTIVAL -Le città visibili – Smart City Festival”, è questo il nome dell’iniziativa ideata dalla Città di Torino e dalla Fondazione Torino Smart City, con il sostegno di Iren Energia e Compagnia di San Paolo. Dal 23 maggio al 5 giugno più di trenta iniziative, tutte accomunate dall’intento di proporre una visione rivoluzionaria e insieme concreta della città futura, meno “sprecona” e più tecnologica, più pulita e  anche più verde: non solo convegni quindi, ma anche workshop, seminari, green economy, agricoltura urbana, tecnologia, arte, cinema, spettacoli, incontri B2B, fiere, mercatini, notti bianche e persino parate in bicicletta. “Lo scopo del Festival è di far conoscere ai torinesi ciò che si sta facendo per la loro città”, ha dichiarato Andrea Ciuti di Iren Energia. E ancora: “Il bello del programma è che è talmente articolato e pervasivo, che chiunque faccia un giro a Torino nei giorni del Festival non potrà fare a meno di imbattersi in qualche conferenza o manifestazione che tratta di sostenibilità”.

EUROPA CITY, IL CLONE SMART DI PARIGI - Si chiamerà EuropaCity, la nuova smart city che sorgerà tra la città di Parigi e la vicina Roissy, e che costituirà il primo esempio urbano di integrazione tra paesaggio e innovazione tecnologica.Il progetto vincitore è stato disegnato dagli architetti della BIG, Bjarke Ingels Group, e scelto tra una rosa di quattro concorrenti d’alto calibro, tra i quali gli architetti dello studio Snøhetta, Manuelle Gautrand, Valode & Pistre. EuropaCity sarà un piccolo clone di Parigi che permetterà di puntare alla sostenibilità e all’efficienza, mascherando le costruzioni sotto una sorta di grande tetto verde, cuore pulsante della smart city, in grado di collegare tutte le zone della città attraverso piste ciclabili, pedonali e trasporti pubblici ad alimentazione elettrica. EuropaCity dovrebbe essere completata entro il 2020, e l’energia necessaria per il suo funzionamento proverrà unicamente da fonti rinnovabili, tra cui quella solare.

aggiornato il 29 maggio 2013