Sustainability words 2023: le parole che useremo di più legate alla sostenibilità

Sustainability words 2023: le parole che useremo di più legate alla sostenibilità

Da greenhusing a green bonds, ecco le novità 2023 del vocabolario inerente ambiente e clima

MILANO – L’attenzione per le tematiche green porta con sè l’utilizzo di termini specifici. Se alcune parole sono già entrate nel nostro vocabolario, come “biodiversità” e “greenwashing”, altre come “upciclyng” e “impact washing” possono risultarci sconosciute. Ecco allora un recap di temi e parole legati alla sostenibilità che di cui, secondo le fonti internazionali Worldfavor.com e Thesustainableagency.com, sentiremo parlare in questo 2023.

Le parole della sostenibilità 2023

Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD): è la nuova direttiva dell'Unione Europea che impone a tutte le società quotate sui mercati regolamentati dell'UE (eccetto le microimprese) di riferire sugli impatti sociali e ambientali delle loro operazioni. La direttiva è stata approvata nel dicembre 2022 e il primo gruppo di società incluse nel suo ambito di applicazione è obbligato a pubblicare la prima relazione nel 2025 (che copre l'anno fiscale 2024).

Greenhushing: si tratta dell’abitudine di alcune aziende di annunciare un impegno a favore del clima ma poi, nel concreto, non rendere pubbliche le proprie attività a favore del suo raggiungimento. È il cosiddetto ‘silenzio verde’ e potrebbe diventare motivo di preoccupazione come il greenwashing.

Green Bonds: le “obbligazioni verdi” sono fondi raccolti dagli investitori per sostenere i prestiti a favore di progetti che mirano a mitigare i cambiamenti climatici o ad aiutare le popolazioni colpite da essi. Questi rientrano nella cosiddetta finanza verde, ovvero, la conversione di flussi finanziari verso uno sviluppo sostenibile.

Impact washing: termine usato da aziende per descrivere attività, obbligazioni e investimenti il ​​cui impatto positivo sull'ambiente e sulla società non può essere supportato da dati precisi. Un concetto simile è il purpose washing che si verifica quando un'organizzazione dichiara determinati valori e la volontà di impegnarsi, mentre le sue azioni e operazioni non rispecchiano tali impegni.

Net positive: attività che prevede la restituzione all'ambiente o alla società di risorse maggiori rispetto a quelle prelevate. L'obiettivo è quello di ripristinare o rigenerare i sistemi ecologici.

Net zero è, invece, l'equilibrio tra la quantità di gas serra prodotta e quella rimossa dall'atmosfera. Si raggiunge quando la quantità sottratta è pari a quella aggiunta.

Offsetting: acquisto da parte di aziende e viaggiatori di compensazioni di carbonio equivalenti alla quantità di anidride carbonica emessa da voli o da altre attività di viaggio di cui sono responsabili. Il denaro servirà a finanziare progetti inerenti energie rinnovabili o riforestazione.

Responsible fashion (“moda responsabile”): moda attenta all’ambiente che implica la scelta di indumenti riciclati, usati o vintage in accordo con gli obiettivi fissati per lo sviluppo sostenibile. Nel 2023 il termine "sostenibile" potrebbe essere sostituito da aggettivi diversi, tra i quali “responsabile”.

Sustainability Risk Management (SRM): strategia aziendale che allinea gli obiettivi di profitto con le politiche ambientali di un'azienda. L'obiettivo dell'SRM è rendere questo allineamento abbastanza efficiente da sostenere e far crescere l'azienda preservando l'ambiente.

Upciclyng: noto anche come riutilizzo creativo, è il processo di trasformazione di materiali di scarto, prodotti inutili o indesiderati in nuovi oggetti percepiti come di maggiore qualità, a cui viene attribuito un valore artistico o ambientale.

Evelyn Novello

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