Bandiera Blu: la sostenibilità delle località turistiche balneari italiane

Bandiera Blu: la sostenibilità delle località turistiche balneari italiane

La gestione delle località turistiche rivierasche richiede un approccio sostenibile, certificato anche dall’eco-label volontario Bandiera Blu

MILANO – Nelle scorse settimane è stata condivisa la nuova classifica delle Bandiere Blu in Italia, con un riconoscimento garantito a 226 comuni per il 2023. Da sempre su numerose spiagge durante le vacanze degli italiani, dalla Liguria alla punta della Puglia, sono una testimonianza di una gestione sostenibile delle zone balneari. Ma cosa significa ricevere una Bandiera Blu e quali sono i criteri sulla base dei quali viene assegnata? Che relazione ha con lo sviluppo sostenibile?

Bandiera Blu: di che cosa si tratta? 

La Bandiera Blu – quella che sventola sul trespolo del bagnino in numerose località di tutta Italia – è uno dei premi su base volontaria più riconosciuti e ambiti al mondo per spiagge, porti turistici e imbarcazioni da turismo sostenibile. Questo riconoscimento internazionale è stato introdotto alla fine degli Anni ’80 e viene gestito, con il supporto del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente e dell’Organizzazione Mondiale per il Turismo, dalla Foundation for Environment Educationleader mondiale nell’ambito dell’educazione ambientale e dell’educazione allo sviluppo sostenibile secondo l’UNESCO.

L’obiettivo di questo riconoscimento riguarda il tentativo di sensibilizzare sulla sostenibilità e sull’impatto ambientale, cercando – attraverso anche l’educazione ambientale – di collegare il pubblico con l’ambiente circostante, spronandolo a informarsi maggiormente. A livello di gestione, lo scopo è quello di incoraggiare un approccio sostenibile in termini di turismo, salvaguardia della biodiversità, ecosistemi e fenomeni ambientali.

I criteri internazionali per il riconoscimento 

Il processo di ottenimento del riconoscimento della Bandiera Blu è lungo e non privo di ostacoli: una volta presentata da parte del Comune la propria candidatura, i numerosi requisiti e standard di ammissibilità vengono verificati tramite visite di controllo da parte della Foundation for Environment Education. L’eco-label volontario Bandiera Blu ha durata di un anno, e deve quindi essere rinnovato con le stesse procedure ad ogni nuova stagione.

I criteri internazionali per il riconoscimento della Bandiera Blu possono essere raggruppati i 4 macro-categorie:

  • Qualità delle acque – la località balneare deve rispettare i parametri fisici e chimici, così come i requisiti di campionamento e frequenza e gli standard di analisi
  • Educazione ambientale e informazione – la località balneare deve esporre le informazioni utili sul Programma Bandiera Blu e sugli altri eco-label FEE, deve organizzare e offrire almeno 5 attività di educazione ambientale, così come fornire informazioni sulla qualità delle acque e sugli ecosistemi. Deve, inoltre, essere esposto un codice di condotta relativo alla normativa vigente sull’uso della spiaggia
  • Gestione ambientale – la località balneare deve essere mantenuta pulita, grazie anche all’utilizzo di contenitori per la raccolta differenziata e servizi igienici; deve essere garantita una protezione e salvaguardia degli habitat marini e lacustri e della biodiversità
  • Servizi e sicurezza – la località balneare deve garantire un numero adeguato di personale e attrezzature di salvataggio; devono essere implementati dei piani di emergenza per i casi di inquinamento o rischio per la sicurezza ambientale; deve essere garantite una fonte di acqua potabile

Bandiera Blu e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile 

Il Programma Bandiera Blu permette così a più di 4.500 spiagge e barche di turismo di contribuire al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Prendendo in considerazione alcuni dei 17 SDGs delle Nazioni Unite, si può chiaramente vedere come il Programma permetta, ad esempio, di ridurre la povertà supportando le economie locali attraverso il turismo e creando opportunità di lavoro; Bandiera Blu, inoltre, dà un profondo contributo all’SDG 4, in termini di soprattutto di organizzazione di attività di educazione ambientale.

Per quanto riguarda l’Obiettivo n. 6, il Programma incentiva le autorità locali e gli operatori delle località balneari a raggiungere standard elevati per quanto riguarda la qualità dell’acqua e la gestione ambientale, promuovendo il risparmio idrico e le buone pratiche di pulizia e riciclaggio. Il contributo per raggiungere l’SDG n.14 – Life below water – passa invece attraverso l’incentivo a ridurre al minimo i prodotti chimici nelle acque, sostenendo la protezione degli habitat e della flora e fauna che ne fanno parte.

In generale, il Programma Bandiera Blu mira a creare un modo per le comunità locali e turistiche di attuare una gestione sostenibile del territorio attraverso un approccio istituzionale che possa creare consapevolezza sull'impronta ambientale globale.

Di Elena Parodi

READ MORE