Archeoplastica, il museo virtuale degli antichi rifiuti spiaggiati

Archeoplastica, il museo virtuale degli antichi rifiuti spiaggiati

Il progetto dell'associazione “Millenari di Puglia” ha lanciato una raccolta fondi per allestire una mostra itinerante nelle scuole e sensibilizzare sull’uso consapevole della plastica

MILANO - Sensibilizzare sul problema dell'inquinamento marino e promuovere un uso più consapevole e responsabile della plastica. Nasce così Archeoplastica, il progetto dell'associazione “Millenari di Puglia”, una realtà dell’alto Salento impegnata nella fruizione, nella valorizzazione del territorio, nell’educazione ambientale e anche nel volontariato naturalistico -  per realizzare un museo virtuale degli antichi rifiuti spiaggiati.

Il museo virtuale

Il progetto Archeoplastica, nasce nel 2018 su iniziativa di Enzo Suma, guida turistica di Ostuni. In oltre due anni sono stati selezionati oltre 200 rifiuti di plastica, datati dai 30  ai 50 anni fa, per realizzare un museo virtuale online e diverse mostre nelle scuole e in altri luoghi pubblici. “La parte difficile è lo studio del “reperto” – afferma Enzo Suma - Bisogna indagare effettuando delle ricerche nel web, analizzando bene il reperto come farebbe un archeologo alla ricerca di una preziosa informazione, una data, un dettaglio che consenta di arrivare poi alla datazione. Non è un lavoro sempre facile.”

Il primo passo per dare voce a questi reperti, che da oltre cinquant’anni viaggiano e disperdono microplastiche in mare, è quello di renderli disponibili a tutti attraverso un sito internet. Un vero e proprio museo virtuale di antichi rifiuti spiaggiati. L'osservazione e la messa in mostra di reperti di plastica spiaggiata di cinquant'anni fa è il pretesto per far accrescere la conoscenza e la consapevolezza del problema legato all’inquinamento della plastica, in modo che possa cambiare il comportamento di ciascuno nell'uso quotidiano di questo materiale.

La mostra nelle scuole

Come Millenari di Puglia sono state portate avanti diverse campagne di sensibilizzazione nelle scuole, consci dell'importanza di coinvolgere le giovanissime e giovani generazioni. “Per i bambini è come avere davanti un reperto della preistoria, più vecchio dei loro genitori. I bambini rimangono molto colpiti da questi oggetti”. Una delle azioni principali del progetto Archeoplastica è proprio quella di allestire una mostra itinerante in varie scuole consentendo di veicolare il messaggio sia ai ragazzi che di riflesso anche ai loro genitori. Nell’atrio delle scuole gli alunni potranno osservare i reperti ma anche ritirare un opuscolo del progetto Archeoplastica. Al suo interno ci saranno i reperti più significativi del progetto e le buone pratiche che ciascuno di noi può da subito mettere in atto per ridurre la nostra produzione di plastica. “Il messaggio sarà chiaro: tutti possiamo fare la nostra parte e ogni contributo, seppur piccolo, è importante.

Il progetto in crowdfunding

Dopo oltre due anni di selezione del materiale raccolto in spiaggia è stata lanciata, in crowdfunding su “Produzioni dal basso”, la raccolta fondi per finanziare il museo. I fondi serviranno anche per acquistare i materiali necessari per realizzare una mostra itinerante nelle scuole. Tutti coloro che decideranno di sostenere l'iniziativa riceveranno alcune ricompense in edizioni limitata, come la possibilità di partecipare gratuitamente ad un'escursione di mezza giornata con i “Millenari di Puglia”.

Di Rossella Digiacomo

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