Con iWidget il risparmio idrico diventa tecnologico

Con iWidget il risparmio idrico diventa tecnologico

Nell'ambito del 7° Programma Quadro dell'Unione europea è stato finanziato un progetto triennale per sviluppare una maggiore efficienza idrica, soprattutto per quanto riguarda la gestione della risorsa, attraverso l'utilizzo di innovative tecnologie ICT...

Un progetto della Commissione europea per migliorare l’efficienza idrica

MILANO – Acqua e contatori intelligenti. Adesso il risparmio idrico fa ricorso alle nuove tecnologie per sviluppare nuovi programmi in grado di gestire al meglio la domanda e l’offerta di acqua. Per questo è nato iWidget, un progetto della Commissione europea finanziato nell'ambito del 7° Programma Quadro dell'Unione Europea e creato per gestire in maniera integrata le risorse idriche.

IL PROGETTO– Guidato dal Prof. Dragan Savić, fondatore e co- direttore del Centre for Water Systems presso l'Università di Exeter, iWidget si propone inoltre di contribuire a ridurre le emissioni di carbonio in linea con gli obiettivi della strategie Europa 2020 in materia di clima ed energia. Il sistema si serve delle tecnologie ICT – Information Communication Technology – per incoraggiare le famiglie e i fornitori di acqua a gestire al meglio la domanda e l’offerta per ridurre al minimo gli sprechi nella catena di fornitura. Il progetto è stato sviluppato attraverso una partnership tra tutti gli attori chiave del settore, da esperti IT alle aziende fornitrici d’acqua, per mettere in piedi un sistema di analisi e valutazione valido ed efficace.

IN ITALIA– Ma se a livello europeo la strada è già stata tracciata, nel nostro Paese gli italiani si dimostrano ancora poco consapevoli dell’importanza di ridurre gli sprechi. Uno studio fatto dal nostro waterzine ha evidenziato che ben un italiano su 2 (51%) non presta attenzione al risparmio dell’acqua durante le normali faccende domestiche e, sia che si tratti di igiene personale sia che si tratti di lavare gli alimenti, a trionfare è il “non farci caso”. Ecco perché l’attenzione va posta proprio tra le mura domestiche perché è lì il primo luogo da cui partire per non sprecare questa preziosa risorsa.

aggiornato il 9 aprile 2014