Ecco il decalogo per valutare la qualità dell’acqua in casa

Ecco il decalogo per valutare la qualità dell’acqua in casa

Dalla qualità dipende anche l’efficienza energetica degli elettrodomestici

MILANO – Pensate davvero di conoscere e mettere in pratica tutti i consigli per evitare di sprecare acqua e garantirne la qualità? Utilizzarla al meglio e ridurre gli sprechi della risorsa idrica è molto importante in relazione a diversi aspetti, anzitutto ambientali ma anche economici e sociali. Honeywell ha stilato una check list utile per misurare il proprio livello di efficienza.

1.         Filtrare l’acqua attraverso l’installazione di un filtro meccanico autopulente che elimini le impurità che entrano a valle dall’acquedotto.

2.         Mantenere il filtro dell’acqua pulito.

3.         Se la pressione è elevata, installare un riduttore di pressione sul tubo di ingresso, grazie a questo piccolo accorgimento, oltre a risparmiare fino al 20% di acqua potrai salvaguardare il buon funzionamento degli elettrodomestici evitando il fenomeno del “colpo d’ariete” (picco di pressione proveniente dall’impianto).

4.         Verificare la temperatura dell’acqua calda sanitaria, esiste una normativa (DPR N°73, DPR N° 412 dd 26/893 - UNI 9182) che impone di mantenere una temperatura non superiore ai 48°C. Superare questa soglia non è solo pericoloso, ma accresce notevolmente i costi di produzione e gestione dell’acqua.

5.         Verificare la durezza dell’acqua ossia il valore che esprime il contenuto totale nel liquido di ioni di calcio e magnesio, ed eventualmente dotarsi di un addolcitore, secondo la normativa DM25. In generale, acque molto dure contengono tanto calcare che pur non essendo dannoso per la salute provoca una riduzione nell’efficienza degli elettrodomestici, lascia aloni sulle superfici e obbliga a un maggiore utilizzo dei detersivi.

6.         Installare sull’impianto un Disconnettore. Si tratta di uno strumento che in caso di riflusso dalle tubazioni dell’impianto protegge le reti dell’acqua potabile tramite la messa in scarico del fluido potenzialmente inquinante. Esistono infatti fenomeni legati alla contropressione per cui l’acqua può andare in senso contrario rispetto a come dovrebbe. Esiste una normativa europea (la EN1717) in tale direzione ma che molto spesso viene dimenticata anche dagli addetti ai lavori.

7.         Installare un sistema antiperdita per proteggersi dagli allagamenti: questa soluzione si avvale di sensori distribuiti nelle varie zone di casa ed è in grado di chiudere l’afflusso dell’acqua quando viene rilevata una perdita anomala.

8.         Esistono numerosi siti web che permettono di analizzare il proprio “consumo di acqua virtuale” e che aiutano a calcolare quanta acqua viene consumata. Anche se più costosi, acquistare elettrodomestici di classe A+ ad alto risparmio idrico rappresenta un ottimo investimento per il futuro. Inoltre, è sempre consigliabile provvedere a una corretta manutenzione degli impianti esaminando con regolarità le tubature. Un rubinetto che perde una goccia al secondo disperde in un anno circa 5.000 litri.

9.         Chiudere periodicamente tutti i rubinetti per verificare se il contatore dell’acqua gira lo stesso, in caso affermativo significa che c’è una perdita.

10.       Contabilizzazione dell’acqua: è un intervento fondamentale per diversi motivi anzitutto perché responsabilizza l’utente finale che pagherà la bolletta in base ai reali consumi. Questo tende a ridurre i costi del servizio ed è un fattore di equità.

di Redazione

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