MILANO - I bookmakers correggono il tiro su chi sarà la regina del Vecchio Continente che verrà fuori dagli Europei di calcio 2012 che si disputeranno in Polonia e Ucraina. Tuttavia ci sono già dei vincitori: sono cinque nazionali che hanno vinto l’importante sfida con l’ambiente aggiudicandosi la simbolica e ideale coppa della sostenibilità. Francia, Portogallo, Olanda, Polonia e Croazia indosseranno dei completi da gara realizzati con una media del 98% di PET riciclato tra calzoncini e magliette.
LE MAGLIE - Rispetto dell’ambiente e attenzione alle performance atletiche. L’abbinata vincente è stata prodotta dalle divise realizzate in Nike Dri-FIT, che sono per il 23% più leggere e per il 20% più resistenti rispetto a quelle precedenti proposte dalla casa di abbigliamento sportivo. I pantaloncini sono stati realizzati con il 100% di PET riciclato mentre la maglia ne impiega il 96% ed è dotata di fori al laser per favorire la ventilazione nelle zone più strategiche e aiutare la regolazione della temperatura del giocatore durante una partita. Complessivamente per realizzare un kit di gara sono state utilizzate in media 13 bottiglie di plastica riciclata.
LE NAZIONALI - Ai prossimi Europei Nike vestirà le nazionali di Francia, Portogallo, Olanda, Polonia e Croazia. Ogni visual design di ciascuna federazione è ispirato all'identità nazionale e alla cultura del calcio distintivo di ogni Paese. Sulla maglia e sui pantaloncini sono presenti dettagli ispirati alla storia e al patrimonio di ogni squadra. All’interno del collo della maglietta della Croazia, ad esempio, vi è la scritta “Uvijek Vjerni” che si traduce come ‘Sempre Fedele”, per celebrare la lealtà e la passione del popolo croato alla nazionale di calcio; su quella della Polonia, invece, un’Aquila che riflette l’orgoglio e l’amore del calcio polacco.
DA BOTTIGLIA A NUOVO OGGETTO - Il polietilene tereftalato comunemente conosciuto come PET fa parte della famiglia dei poliesteri ed è una resina termoplastica composta da ftalati adatta al contatto alimentare. Il polietilene tereftalato viene utilizzato principalmente per costruire contenitori per bevande (66%) e per cibi (8%). Il brevetto delle bottiglie in PET risale al 1973 e appartiene al chimico Nathaniel Wyeth. Oggi il PET è diventato una risorsa utile alla produzione di nuovi materiali, prevalentemente nell’area dell’abbigliamento. I suoi filamenti lavorati, infatti, sono adatti all’impiego nel settore tessile: con 20 bottiglie di plastica si fa una coperta in pile, con 67 l’imbottitura di un piumino matrimoniale e con 27 una felpa in pile, solo per fare qualche esempio. (fonte Corepla)
1 giugno 2012