Perché è così difficile riciclare quando siamo fuori casa

Perché è così difficile riciclare quando siamo fuori casa

Da una nuova indagine svolta da Greenredeem, una società inglese che incoraggia e motiva le persone ad intraprendere azioni "eco-friendly", è emerso che chi ricicla in modo attento e impeccabile tra le mura domestiche il più delle volte non fa lo stesso quando è in viaggio o si trova fuori casa per lavoro...

Il 93 per cento degli intervistati ammette di non riciclare quando è fuori dalle mura domestiche 

MILANO - Oggi tutti sappiamo cosa significa riciclare. Abbiamo imparato a separare carta, plastica e vetro come dei veri intenditori. Eppure sembra che quando siamo lontani da casa ci dimentichiamo tutto. È quanto emerge dalla nuova indagine di Greenredeem, società inglese che insegna ad essere “green”.

L’INDAGINE.Il sondaggio, realizzato su un campione di 3,367 britannici, rivela che il 93 per cento delle persone che a casa riciclano correttamente, quando sono in viaggio o lontane per lavoro trascurano questa buona abitudine. I tre quarti degli intervistati hanno ammesso la loro mancanza di responsabilità, ma in molti hanno anche evidenziato una notevole carenza di punti e contenitori che permettano di riciclare fuori casa. La colpa, quindi, non è solo dei cittadini, ma anche e soprattutto delle amministrazioni locali che non forniscono gli strumenti giusti per poterlo fare.

SCARSA ATTENZIONE. “La nostra ricerca mostra che la prima barriera al riciclo non è la buona volontà dei cittadini, ma la mancanza di accessibilità agli impianti di riciclaggio – afferma Rob Crumbie, direttore marketing e comunicazione di Greenredeem – Le amministrazioni locali devono aumentare concretamente il loro sostegno ai residenti locali anche quando sono fuori casa in un’ottica più green ed eco-friendly”. La società inglese dal canto suo ha già pensato all’installazione di circa 200 punti di raccolta in varie zone della città che per ogni oggetto riciclato daranno in cambio dei buoni sconti o dei punti premio.

E GLI ITALIANI? Ma qual è il rapporto degli italiani con i parchi? A far luce su questo tema è stata una ricerca condotta dall’Istituto di Ricerca SWG su commissione di Levissima. Il 90% di loro ha, purtroppo, confermato che i parchi non sono attrezzati per essere vissuti appieno. Il 60% evidenzia inoltre la mancanza di cestini specifici per la raccolta differenziata nei parchi, che li vede costretti a gettare tutto nel generico. Il 19%, percentuale ridotta, ma significativa, raccoglie i rifiuti e li porta a casa, per poterli riciclare correttamente, mentre il 97% vorrebbe differenziare anche fuori casa, se i luoghi pubblici fossero ben attrezzati.

aggiornato il 10 febbraio 2015