Riciclo: Italia tra i paesi più attenti

Italia tra i paesi europei più attenti e sensibili al riciclo

L’Italia sarebbe tra i paesi più attenti e sensibili al riciclo secondo un sondaggio promosso dall’agenzia Lucid in 14 Paesi europei

MILANO - Il 91% dei cittadini europei crede che il riciclo sia una delle soluzioni praticabili per fare qualcosa per l'ambiente. Due su tre ritengono che il riciclo degli imballaggi sia un obbligo per tutti e che c’è un’urgente necessità di affrontare il problema. È quanto emerge da un sondaggio promosso dall’agenzia Lucid che ha coinvolto 13.793 persone di età superiore ai 16 anni in 14 Paesi europei tra i quali l’Italia, in collaborazione con il gruppo di lavoro internazionale Every Can Counts che mira a sensibilizzare le persone sui vantaggi del riciclo delle lattine per bevande in alluminio.

Il rispetto per l’ambiente prima di tutto

Dal sondaggio emerge inoltre che il 52% degli intervistati non sacrificherebbe l’ambiente in nome dell’economia, nonostante il rallentamento e la crisi economica dovuti all’emergenza da Covid-19. Più di tre quarti degli intervistati sostiene di riciclare tutti i tipi di materiali e il 76% dei cittadini europei ricicla spesso o sempre le lattine in alluminio, l’imballaggio per bevande più riciclato a livello globale. Un percentuale che sale al 91% in Italia, al primo posto in Europa.

Italia primatista in riciclo

E in Italia, in generale, i dati sono incoraggianti. Il 93% degli intervistati afferma che è più importante che mai prendersi cura del nostro pianeta in questo periodo e implementare il riciclo, soprattutto nella situazione di emergenza Covid-19, mentre l’89% ha affermato di voler fare di più. Inoltre, il 51% degli italiani ha affermato che non darebbe priorità all’economia rispetto all’ambiente, mostrando un chiaro cambiamento di priorità.

Il 93% degli italiani dichiara poi di separare sempre, o comunque spesso, le lattine quando è in casa. Il 67% quando è a lavoro. In entrambi i casi si tratta delle percentuali più alte in Europa. Questo a riprova del sistema capillare e diffuso di raccolta differenziata, soprattutto domiciliare o porta a porta, che vige in Italia e che rende le operazioni di gestione dei rifiuti più semplici per il cittadino.

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L’influenza del packaging

Rispetto invece alle scelte di acquisto e quanto queste vengano influenzate dal packaging, scopriamo che l’Italia, fra tutti i Paesi europei, è la più attenta. Ben il 73% degli intervistati italiani infatti si dichiara influenzato dall’imballaggio (la media europea è intorno al 60%) e il 62% afferma di aver smesso di comprare alcuni prodotti proprio a causa del loro packaging. Allo stesso modo gli italiani sono in assoluto i cittadini che più controllano le etichette dei prodotti (il 79%) mentre nel resto di Europa i francesi che dichiarano lo stesso sono il 55%, gli inglesi il 54%.

Maggiore consapevolezza

"I risultati mostrano che c’è una maggiore consapevolezza sulla necessità di riciclare quanti più rifiuti possibile. La pandemia da Covid-19 ha accelerato questa consapevolezza e le persone si rendono conto di quanto sia pressante la questione ambientale. Oggi i cittadini si mostrano disposti a lavorare per creare una vera economia circolare”, spiega David Van Heuverswyn, direttore di Every Can Counts Europe.

Di Salvatore Galeone

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