Sei semplici passi per gestire rischi e opportunità dell'acqua

Sei semplici passi per gestire rischi e opportunità dell'acqua

Non abbassare la guardia sui rischi legati alla gestione della risorsa, mapparli e individuare aree di intervento prioritarie. Sono alcuni degli spunti che il Guardian ha lanciato per invitare le aziende a prendere sempre più dimestichezza su tutto ciò che ruota attorno alla gestione dell'acqua...

MILANO – Le imprese hanno bisogno di capire i loro contesti operativi e di mercato per gestire il rischio e far leva sulle opportunità quando si parla di acqua. I consigli arrivano dagli esperti autorevoli del Guardian, che ha anche segnalato come esempio virtuoso il caso di Nestlé in Messico, dove sono stati installati nuovi processi e apparecchiature che consentono l'uso efficace di acqua riciclata in un caseificio presente in una regione con problemi idrici elevati.

1. Quantificare l'impatto diretto e indiretto dell’acqua

Al fine di sviluppare una strategia coerente in materia di acqua, le aziende devono prima capire il volume di acqua consumata in tutta la catena produttiva che richiede consumo di acqua.

2. Mappare i rischi

Una volta quantificata l'impronta idrica del business si può mappare l’eventuale rischio complessivo derivante dalla gestione dell’acqua come la scarsità e lo stress idrico della zona di insediamento dell’attività produttiva. Esistono già alcuni strumenti e metodologie si valutazione del rischio come il Global Water sviluppato dal World Business Council.

3. Identificare le aree ad alta priorità di intervento

Un esempio interessante è il programma Think Blue sviluppato da Volkswagen con lo scopo di ridurre i consumi di energia e acqua durante il processo di produzione del veicolo. Il programma ha individuato che è a monte del processo produttivo che si verifica più del 90% del consumo di acqua. Non solo, molto importante è anche la valutazione indiretta dell’attività di un’azienda. Puma, ad esempio, ha verificato che le sue operazioni dirette rappresentano solo il 0,001% del consumo di acqua analizzato. Di conseguenza si è impegnata con i fornitori per fissare obiettivi di riduzione del 25% del consumo d’acqua.

4. Identificare le opportunità di miglioramento in aree ad alta priorità

Dopo la definizione delle priorità, il passo successivo è quello di stabilire quali misure possono essere adottate in quelle aree ad alta priorità per ridurre al minimo l'impatto e ridurre i rischi. BayerCropScience sta sviluppando ceppi di piante che possono prosperare in aree a stress idrico promuovendo tecniche di irrigazione efficienti come parte del suo approccio alla tutela dell'acqua.

5. Istituzione di un quadro strategico

Una parte fondamentale di qualsiasi strategia implica la creazione di nuove metriche e obiettivi, al fine di tenere traccia delle prestazioni e guidare il miglioramento in settori chiave.

6. Stabilire partnership di collaborazione

La complessità della gestione dell’acqua, così come l'interconnessione di catene di approvvigionamento globali e quello dei consumatori di acqua in un dato luogo, suggerisce che per risolvere questo problema in modo efficace è necessario un approccio collaborativo. 

aggiornato il 28 novembre 2014