Silver-2, il robot italiano che mangia la plastica - In a Bottle

E’ italiano il primo robot granchio che pulisce gli oceani dalla plastica

Nelle acque di Livorno ha fatto il suo esordio “Silver-2”, il robot mangia plastica che ripulisce gli oceani e analizza i fondali marini

MILANO – Ripulire gli oceani da rifiuti e residui di plastica e analizzare le acque per andare alla ricerca di microplastiche. Con questo obiettivo è stato progettato Silver-2, il granchio robot realizzato dall'Istituto di Biorobotica della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, che “mangia” la plastica che si deposita sui fondi degli oceani. Il suo primo “tuffo” in mare è avvenuto al largo della costa italiana, presso la Meloria, a Livorno.

Ripulire e analizzare i fondali

"L'idea di questo robot subacqueo è nata un paio di anni fa", ha raccontato all’Ansa il responsabile del progetto Marcello Calisti, ricercatore dell'Istituto di Biorobotica nonché collaboratore di Cecilia Laschi, la pioniera della robotica marina che ha ideato il primo robot soffice ispirato al polpo. "Volevamo dare risposta a un'esigenza molto forte, cioè quella di creare un automa capace di interagire con il fondale senza procurare danni a sé e all'ambiente; così abbiamo pensato di ispirarci ai granchi che vedevamo fuori dal nostro laboratorio, sullo Scoglio della Regina, e abbiamo iniziato a studiare i loro movimenti grazie a telecamere ad alta definizione spaziale e temporale".

Le caratteristiche del robot-granchio

In collaborazione con la National Geographic Society, è nato il prototipo del robot-granchio 'Silver' (Seabed-Interaction Legged Vehicle for Exploration and Research), successivamente sviluppato in una seconda versione più evoluta grazie al progetto Blue Resolution sostenuto dall'azienda Arbi Dario Spa. Silver-2 pesa 20 chili, può scendere fino a 200 metri di profondità ed è dotato di sei zampe articolate e molleggiate che gli permettono di saltellare sul terreno senza danneggiarlo e di aggirare gli ostacoli. Inoltre, è in grado di camminare e di correre grazie ad una boa superficiale che lo guida a distanza attraverso i dati che riceve e che vengono trasmessi wireless al computer dell’operatore. Oltre ad avere due telecamere ad alta definizione come occhi, Silver 2 può tenere nella “pancia” diversi strumenti, come i carotatori utili per raccogliere campioni del fondale da analizzare in cerca delle microplastiche.

di Salvatore Galeone

 

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