MILANO – L’idratazione in montagna presenta sfide uniche rispetto alla pianura. L’aria rarefatta, la bassa umidità e le temperature più rigide aumentano la perdita di liquidi corporei, rendendo fondamentale un adeguato apporto idrico. Inoltre, l’altitudine influisce sul punto di ebollizione dell’acqua, con implicazioni pratiche per la preparazione di bevande e alimenti. In questo articolo, esploriamo le peculiarità dell’idratazione in alta quota e l’importanza di una corretta gestione dell’acqua durante le attività montane.
L’impatto dell’altitudine sull’idratazione
In montagna, il nostro corpo affronta condizioni ambientali diverse rispetto alla pianura. L’aria più rarefatta e secca accelera la perdita di liquidi attraverso la respirazione e la sudorazione. Inoltre, l’aumento della diuresi indotto dall’altitudine contribuisce a una maggiore disidratazione. Per mantenere un adeguato equilibrio idrico, è consigliabile bere regolarmente, anche in assenza di sete, e aumentare l’apporto di liquidi fino a 3-4 litri al giorno durante le escursioni in alta quota.
Il punto di ebollizione dell’acqua in montagna
Un altro aspetto da considerare è la variazione del punto di ebollizione dell’acqua con l’altitudine. A livello del mare, l’acqua bolle a 100°C, ma in montagna, a causa della minore pressione atmosferica, l’ebollizione avviene a temperature inferiori. Ad esempio, a 3.000 metri di altitudine, l’acqua bolle a circa 90°C. Questo fenomeno ha implicazioni pratiche nella preparazione di bevande calde e nella cottura degli alimenti, richiedendo tempi di cottura più lunghi per compensare la temperatura di ebollizione più bassa.
Consigli per una corretta idratazione in montagna
Per affrontare al meglio le sfide dell’idratazione in alta quota, è importante adottare alcune buone pratiche:
- Bere regolarmente: non aspettare di avere sete per idratarti; consuma piccoli sorsi d’acqua a intervalli regolari.
- Integrare sali minerali: considera l’uso di bevande isotoniche o l’aggiunta di sali minerali all’acqua, come Levissima +, per reintegrare gli elettroliti persi con la sudorazione.
- Evitare alcol e caffeina: queste sostanze possono aumentare la diuresi e contribuire alla disidratazione.
- Monitorare il colore delle urine: un colore chiaro indica una buona idratazione, mentre un colore scuro può essere segno di disidratazione.
Seguendo questi consigli, è possibile mantenere un adeguato stato di idratazione e godere appieno delle attività in montagna.
Di Stefano Morretta