Il rapporto tra disidratazione e depressione

Il rapporto tra disidratazione e depressione

Esistono varie forme di depressione, tra cui una in cui questa è collegata alla disidratazione per diversi motivi chiave, soprattutto in relazione alla produzione di serotonina, triptofano e aminoacidi essenziali nel corpo e nel cervello

Il tessuto cerebrale è fatto per circa l’85 per cento di acqua

MILANO – Esistono diversi tipi di depressione, che può essere lieve se dipende dai sentimenti o arrivare a forme più gravi che la rendono una patologia clinica. Eppure, in una forma meno grave, la depressione viene sollecitata anche dalla disidratazione. Questo perché il tessuto cerebrale è fatto per circa l’85% diacqua. Non bere sufficiente  acqua può avere un impatto significativo su tutte le funzioni del corpo, comprese quelle della mente e le emozioni.

LA SERATONINA

Uno dei motivi più importanti per cui depressione e disidratazione sono collegate è che spesso la prima è dovuta a livelli insufficienti di seratonina, un neuro-strasmettitore fondamentale. Quando il cervello è disidratato, infatti, il trasporto del triptofano – l’aminoacido che viene convertito nel cervello in seratonina – attraverso la barriera ematoencefalica è scoraggiato. Oltre a questo primo fattore, alcuni studi hanno evidenziato che una carenza incessante di aminoacidi può contribuire a sentimenti di sconforto, inadeguatezza, ansia e irritabilità.

L’ENERGIA DEL CERVELLO

Un altro aspetto fondamentale che lega depressione e disidratazione è che quest’ultima può inficiare il livello di energia del cervello. Come ha scritto F. Batmanghelidj nel libro Your Body’s Many Cries for Water, il cervello usa energia elettrica che viene prodotta da alcune unità deputate al “pompaggio” di acqua. Secondo lo studioso, quando riconosciamo insufficienti questi livelli di energia, andiamo incontro a depressione.

aggiornato il 9 aprile 2015