Il rapporto tra disidratazione e depressione

Il rapporto tra disidratazione e depressione

L'importanza dell'idratazione per il benessere psicologico: scopri come l'acqua può influire sulla depressione e sulle funzioni cerebrali.

MILANO - L'importanza dell'idratazione per il benessere fisico è ben nota, mentre il suo impatto sulla salute mentale è un argomento meno esplorato, seppur altrettanto cruciale: infatti, se scarsa, può influenzare negativamente il cervello, contribuendo a stati di ansia e depressione. Bere acqua adeguatamente, quindi, è essenziale non solo per il corpo, ma anche per la mente. Vediamo perché e come funziona questa associazione. 

Cos'è la depressione

Secondo l’American Psychiatric Association, la depressione è un disturbo mentale comune che influisce negativamente su come ci si sente, pensa e agisce: può infatti provocare sentimenti di tristezza e/o una perdita di interesse per qualsiasi attività, anche quelle solitamente considerate piacevoli. Inoltre, può variare in gravità e durata, e influire profondamente sulla qualità della vita di una persona. 

I possibili collegamenti con la disidratazione

Negli ultimi anni, la ricerca ha cominciato a esplorare il legame tra idratazione e salute mentale, suggerendo che la disidratazione potrebbe essere un fattore contributivo alla depressione. Uno studio della Tufts University condotto su alcuni sportivi ha rilevato che anche una lieve disidratazione può avere un impatto negativo sull'umore, riducendo l'energia e la capacità di concentrazione, e aumentando l'ansia e la tensione.

Il ruolo dell'idratazione nel supporto alla salute mentale

Il corpo umano è costituito principalmente da acqua: secondo il Ministero della Salute, l’acqua rappresenta infatti circa il 60% del peso corporeo nei maschi adulti, dal 50 al 55% nelle femmine e fino al 75% in un neonato. Non solo: diverse fonti confermano che il nostro cervello è composto da circa il 75% di acqua, vitale e necessario per molte funzioni cerebrali, tra cui la produzione di neurotrasmettitori e ormoni che regolano l'umore. È quindi evidente come bere acqua possa essere cruciale anche per la nostra mente: una buona idratazione supporta la funzione neuronale, migliora la comunicazione tra le cellule cerebrali e favorisce un miglior equilibrio emotivo. 

Bere acqua a sufficienza può quindi avere un effetto protettivo contro i disturbi dell'umore. Una ricerca pubblicata su Nutrients ha suggerito, ad esempio, che una corretta idratazione potrebbe avere un effetto positivo nella gestione della depressione, poiché migliora la funzione dei neuroni e la comunicazione tra loro. Infatti, bere adeguatamente aiuta a mantenere l'equilibrio elettrolitico necessario per la funzione neuronale, supportando i processi cognitivi e la regolazione dell'umore.

Gli effetti della disidratazione sulla funzione cerebrale

La disidratazione - definita come una perdita di circa l'1,5% del normale volume di acqua nel corpo - può causare una serie di effetti negativi sulla funzione cerebrale: studi condotti dall'Università del Connecticut hanno dimostrato che può aumentare i livelli di cortisolo - l'ormone dello stress - che sono associati a stati di ansia e depressione. Inoltre, la disidratazione può causare una serie di sintomi fisici e mentali. Tra i sintomi fisici troviamo mal di testa, affaticamento e vertigini, che possono a loro volta contribuire a uno stato di malessere generale e peggiorare i sintomi della depressione. Sul piano mentale, la mancanza di acqua può ridurre la capacità di concentrazione, la chiarezza mentale e aumentare l'irritabilità.

L'idratazione come fattore chiave per il benessere psicologico

Per mantenere una buona salute mentale, è essenziale garantire un'adeguata idratazione. Bere almeno 8 bicchieri d'acqua al giorno è un buon punto di partenza, anche se le esigenze possono variare in base a fattori individuali come età, sesso, livello di attività fisica e clima. Alimenti ricchi di acqua, come frutta e verdura, possono contribuire ulteriormente all'idratazione. È importante, infine, imparare ad ascoltare il proprio corpo: bere quando si sente la sete è un primo passo per imparare a conoscersi e instaurare gradualmente una sana abitudine. 

Di Alice Radice

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