Tipi di acqua minerale: come sceglierle e riconoscerle

Come riconoscere le diverse tipologie di acque minerali

Esistono diversi tipi di acque in base ai sali minerali contenuti: ecco un vademecum per scegliere l'acqua giusta da bere.

MILANO – Leggere l’etichetta dell’acqua minerale è il primo passo da fare per capire cosa si acquista, ma spesso, le “specifiche scientifiche”, lasciano spazio a definizioni poco conosciute. Cosa vuol dire un’acqua “calcica”? E cosa significa “ferruginosa”? Riportiamo un pratico vademecum che spiega le diverse tipologie di acque minerali secondo il dottore Alessanfro Zanasi in base, appunto, ai Sali minerali, micronutrienti che regolano il normale metabolismo, le funzioni essenziali del nostro corpo e accompagnano la crescita di organi e tessuti.

Tipo di acque minerali in base al residuo fisso e ai Sali minerali

In base al residuo fisso, ovvero in relazione alla quantità di sali minerali e oligoelementi contenuti in un litro di acqua minerale, le acque minerali vengono classificate in:

  • acqua minimamente mineralizzata (fino a 50 milligrammi di residuo fisso per litro di acqua) o leggera, che agevolano la diuresi e l’espulsione di piccoli calcoli renali
  • acqua oligominerale (da 51 a 500 milligrammi per litro) molto diffusa in Italia e ideale per essere bevuta a tavola ogni giorno per la loro bassa concentrazione di sodio
  • acqua mediamente mineralizzata (da 501 a 1.500 milligrammi per litro) contenente un’alta percentuale di sali minerali
  • acqua ricca di sali minerali (oltre 1.500 milligrammi per litro) utilizzata per esigenze di salute e solo su prescrizione medica.

In base alla quantità e al tipo di Sali minerali presenti in un’acqua, possiamo definire ancora meglio il tipo di acqua, procedendo con una più dettagliata classificazione.

Acqua Bicarbonata

La normativa italiana considera bicarbonata l’acqua minerale in cui il livello di HCO3 (bicarbonato) è superiore a 600 mg/litro. Le acque di questo tipo sono ricche di bicarbonati di calcio e di magnesio, provenienti dal contatto con le rocce calcaree incontrate durante il loro viaggio sotterraneo, prima di essere estratte e imbottigliate.

È preferibilmente indicata per chi soffre di acidità di stomaco o di patologie renali, ma è molto utile anche per gli sportivi che devono affrontare il recupero muscolare, poiché il bicarbonato contrasta l’acido lattico.

Acqua Solfata

L’acqua solfata è quell’acqua in cui il livello dei solfati è superiore a 200 mg/litro. Quando si parla di acqua ricca di solfati, le combinazioni minerali più frequenti sono con bicarbonati, calcio e magnesio: nasce così un’ulteriore sotto-classificazione delle acque, che vengono di conseguenza denominate solfato-bicarbonate, solfato-calciche e solfato-magnesiache.

Definita anche acqua diuretica, l’acqua solfata è un composto dalla struttura complessa, la cui prevalenza di alcuni effetti terapeutici su altri è influenzata dal tipo di mineralizzatori in essa contenuti. Essa è indicata principalmente per chi soffre di insufficienze digestive, colon irritabile e colite spastica.

Tra le acque solfate in commercio troviamo l’acqua S.Pellegrino. Essendo un’acqua di natura termale, l’acqua S. Pellegrino ha effetti benefici sull’organismo, soprattutto per chi soffre di problemi allo stomaco, all’intestino, al fegato e alle vie biliari.

Acqua Ferruginosa

Per acqua ferruginosa o "contenente ferro" si intende un tipo di acqua il cui tenore di ferro bivalente è superiore a 1 mg/l. In generale, la concentrazione di questo minerale nell'acqua non è alta e questa tipologia di acqua non è così comune da trovare. Tra le acque ricche di ferro troviamo due principali tipologie: quelle bicarbonato-ferrose e quelle solfato-ferriche-ferrose.

L’acqua ferruginosa è consigliata per i soggetti che hanno un fabbisogno elevato di questo importante minerale, come neonati, adolescenti, sportivi e donne in gravidanza.

Acqua Calcica

l livello di calcio in questa tipologia di acqua è superiore a 150 mg/litro. In particolare, le acque ricche di calcio si caratterizzano per la presenza di residuo fisso che va dai 500 ai 1000 mg/l. Le acque calciche sono definite “dure” proprio per questa loro caratteristica.

Le acque ricche di calcio sono consigliate per integrare una dieta completa ed equilibrata ma carente di questo minerale. Esse incrementano la quota di calcio che l’organismo assorbe già attraverso gli alimenti ed è fondamentale per avere delle ossa forti. Le acque ricche di calcio sono consigliate per coloro in età avanzata che soffrono di osteoporosi, una patologia molto comune caratterizzata da una riduzione della densità minerale ossea che ne provoca l’indebolimento. Le acqua calciche inoltre aiutano le funzione dello stomaco e del fegato e sono indicate soprattutto nella crescita, per le donne in gravidanza e menopausa.

Acqua Fluorata

L’acqua fluorata è un’acqua che contiene fluoro in misura superiore a 1 mg/litro. In Italia, l’unico riferimento normativo per quanto riguarda il fluoro nelle acque è il decreto legislativo 2 febbraio 2001 n. 31 che segue la direttiva comunitaria 98/83/CE. Il decreto stabilisce in 1.5 mg/l la concentrazione massima di fluoro nelle acque, conformemente a quanto indicato nella Direttiva.

A basse concentrazioni il fluoro aiuta a rafforzare la struttura dei denti ed è per questo indicata soprattutto per chi è in fase di crescita o soffre di osteoporosi. Tuttavia, sull’assunzione di fluoro è opinione comune che non debba avvenire per periodi troppo lunghi per non danneggiare ossa e denti. presenta effetti protettivi verso la carie dentale specialmente nei bambini. Concentrazioni elevate, se ingerite per lungo tempo, possono causare la fluorosi, che ha effetti negativi a carico dei denti e delle ossa.

Acqua Magnesiaca

Le acque ricche di magnesio vengono definite magnesiache quando superano i 50 mg/litro. Il magnesio una volta assorbito dal nostro organismo si deposita principalmente nelle ossa (60%) e poi si distribuisce nei vari compartimenti dell’organismo dove modula numerosi enzimi.

Il magnesio è coinvolto in numerosi processi metabolici e biochimici che regolano lo stato di benessere del nostro organismo, con una certa predilezione per il sistema cardiovascolare e nervoso, e le ossa e i muscoli. Ha principalmente proprietà purgative e favorisce la dilatazione delle arterie. Inoltre favorisce il rilassamento dei muscoli ed è indicata generalmente nell’alimentazione di pratica assiduamente sport.

Acqua Clorurata

È detta clorurata l’acqua che contiene più di 200 milligrammi per litro di ione cloruro. Le acque ricche di cloruri aumentano la produzione di succhi gastrici, favorendo di conseguenza una buona digestione.

Ideale per riequilibrare l’intestino, le vie biliari e quelle del fegato, un’acqua clorurata può avere anche funzioni lassative e purgative.

Acqua Sodica

Un’acqua si definisce sodica quando contiene sodio in misura superiore a 200 mg/litro. Il sodio è un nutriente molto importante (l’organismo di un individuo adulto contiene circa 92 grammi di sodio, distribuiti soprattutto nel sangue) che deve essere adeguatamente reintegrato in caso di perdite, ad esempio quando si suda molto.

Essa è indicata soprattutto per gli sportivi e, più in generale, per coloro che perdono molti liquidi tramite la sudorazione.

Acqua a basso contenuto di sodio

Nelle acque povere di sodio, dette anche iposodiche, il livello di sodio non supera i 20 mg/litro. La quantità giornaliera consigliata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità è non superiore a 2 grammi di sodio al giorno, che corrisponde a circa 5 grammi di sale da cucina. Per evitare squilibri nell’organismo, gli esperti spesso consigliano di bere un’acqua che abbia un basso contenuto di sodio.

L’acqua a basso contenuto di sodio è consigliata per chi soffre di disturbi e patologie come ritenzione idrica, pressione sanguigna alta, ipertensione, malattie renali e cardiovascolari.

di Salvatore Galeone

credits: Fotolia

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