Cappellini parla del restyling della S. Pellegrino Factory

Cappellini parla del restyling della S. Pellegrino Factory

Giulio Cappellini, architetto e Art Director valuta i progetti di restyling della nuova fabbrica dell'acqua minerale S.Pellegrino

MILANO – La fabbrica diventa il luogo in cui entrare in contatto con la storia un marchio e scoprire cosa c’è dietro la bottiglia d’acqua che ha conquistato il mondo. Il famoso architetto Giulio Cappellini sintetizza così il progetto di restyling della fabbrica di S.Pellegrino che ha valutato insieme ad altri autorevoli esperti. Qui il suo parere a margine dell’evento di presentazione della S.Pellegrino Flagship Factory.

L’acqua S.Pellegrino è un mito nel mondo. Viaggio più di 200 giorni l’anno e vedere quest’acqua proposta nei migliori alberghi e ristoranti è sicuramente un grande piacere. Capire dove questo prodotto viene imbottigliato e capire l’essenza della fabbrica sono elementi fondamentali. La fabbrica, fatta da uno dei più importanti studi di architettura contemporanei, diventa una destinazione per vivere un’atmosfera e per leggere quello che è il progetto d’azienda.

Per molte persone che verranno dall’Italia e dall’Europa, vivere quest’esperienza significa entrare maggiormente a contatto con la produzione e con la storia di S.Pellegrino. Questa fabbrica racconterà cosa c’è alle spalle di un’acqua in termini di ricerca e di innovazione e quindi porterà un grande valore aggiunto.

Parlando infine dei progetti, i quattro presentati sono stati davvero di grandissimo spessore. Il progetto di BIG mi ha colpito proprio perché apre la fabbrica verso l’ambiente circostante. C’è una forte integrazione tra l’interno e l’esterno, quindi non una fabbrica avulsa e arroccata su se stessa ma una fabbrica che si apre verso il territorio. Poi l’idea della piazza, ovvero di creare un momento di incontro dove creare anche degli eventi è stato un altro elemento vincente. Infine, la grande modernità del progetto sta, come si vede dall’uso degli archi, nel rispetto della storia, della cultura e della tradizione del luogo”.

23 febbraio 2017

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