Come l’acqua intorno ai pesci, una mostra per riflettere su sostenibilità e inclusione

Come l’acqua intorno ai pesci, una mostra per riflettere su sostenibilità e inclusione

Negli spazi di Camparìa Museo a Favignana, la ricerca artistica di Corrado Bonomi trova una risonanza ideale, in una mostra che racconta il cambiamento del mare

MILANO - Dall’oceano mitologico di Ulisse, con la sua geografia incerta e i suoi mostri marini, al mare dello sfruttamento intensivo delle risorse ittiche: una mostra per riflettere sul valore del mare e sull’importaza di tutelare gli ambienti marini. E’ stato inaugurato il 25 luglio a Favignana Camparìa Museo  la mostra e il libro Come l’acqua intorno ai pesci, a cura di Alessandra Klimciuk. 

Si tratta di un progetto site specific pensato espressamente per gli spazi museali della Camparìa che celebra Corrado Bonomi (Novara, 1956), tra i più importanti protagonisti del Concettualismo Ironico, con ampi riconoscimenti in ambito nazionale e internazionale.  La mostra è promossa da Camparìa Museo in collaborazione con l’associazione Solart e realizzata con il patrocinio del Comune di Favignana

Come l’acqua intorno ai pesci

Come l’acqua intorno ai pesci racconta il legame immaginifico e poetico di Corrado Bonomi con il mare e i suoi infiniti abitanti poetici, attraverso il gioco e l’ironia che da sempre identifica la creazione dell’artista nato e cresciuto a Novara, dove tuttora vive e lavora. 

Per Bonomi il mare è un orizzonte mentale prima ancora che geografico, un archivio emotivo e immaginifico che attraversa quasi quarant’anni di sperimentazione, invitando lo spettatore a riflettere su temi profondamente attuali come la sostenibilità, l’economia circolare e l’inclusione. Come l’acqua intorno ai pesci – la famosa metafora che dà il titolo a questa mostra –– non è solo una suggestione poetica, ma una chiave di lettura concettuale della sua ricerca artistica. 

Nei maestosi ambienti delle Trizzane, che risuonano ancora dei canti e delle preghiere dei tonnaroti, la ricerca sul mare di Corrado Bonomi trova una risonanza ideale. 

Le opere in mostra

Il percorso espositivo pensato per gli spazi di Camparìa Museo a Favignana – luogo che più di ogni altro racconta la relazione ancestrale e sacra dell’uomo con il mare – si apre con la monumentale installazione site specific Mare! Mare!

Per la prima volta in un corpus unico, nelle Trizzane, spazio architettonico imponente e affascinante che ricorda una cattedrale affacciata sul mare, su una superficie di 250 mq. di reti da pesca di recupero, donate da Nino Castiglione, sono allestite oltre 680 scatolette dipinte a mano della serie Mare, iniziata nel 1987 e tutt’ora in corso che aspira a mettere in scena la sua personale archiviazione dei pesci di tutto il mare. Un’opera aperta che parte dall’operazione tautologica di scambio tra contenuto, contenitore e materia pittorica, e diventa nel tempo la firma e la cifra stilistica distintiva di Bonomi. 

 A questa monumentale installazione si affiancano altre tre opere a tema marino nella sala dedicata alla lancia di Donna Florio. L’opera Nuovi arrivi e le due sculture della serie Arcimboldi marini arricchiscono il percorso espositivo spostando l’asse dalla serialità all’allegoria. Queste opere con l’utilizzo di plastica, giochi da spiaggia e detriti – portano con sé la memoria dei lidi liguri dell’infanzia e nello stesso tempo la tensione critica verso la condizione contemporanea del Mediterraneo, tra bellezza residuale e fragilità ambientale.

Nuovi Arrivi (2021) fa parte di un ciclo iniziato nel 1993 e tutt’ora in corso, in cui il tema di grandissima attualità delle traversate dei migranti nel Mediterraneo viene affrontato attraverso la trasfigurazione del mito del salvataggio di vite umane da parte di balene, tartarughe e "abitanti del mare", ispirato alle antiche favole polinesiane e hawaiane, ma anche alla colta citazione de La Navigazione di San Brandano. Il gioco simbolo dell’arte per Bonomi rivela sempre il suo significato più autentico e contiene frammenti di verità della vita vera.

Le due sculture della serie Fenomeni naturali (o Arcimboldo marino) (2021) si inseriscono nella consueta pratica ironica di Corrado Bonomi di appropriazione e ricreazione dei maestri della storia dell’arte. Realizzate con un assemblaggio di miniature di animali marini in plastica, le opere ripropongono in immagini scultoree il linguaggio bidimensionale del famoso pittore del ‘500 Giuseppe Arcimboldo.

Il lavoro di Corrado Bonomi sul mare è, dunque, duplice: da un lato, è memoria affettiva, legata alle estati liguri dell’infanzia, al collezionismo balneare e all’universo del desiderio; dall’altro, è dispositivo critico, che interroga la nostra relazione con l’ambiente, il consumo, il riciclo, il senso stesso dell’opera d’arte in un tempo di crisi ecologica.

Come ci ricorda la curatrice Alessandra Klimciuk “In un mondo in cui l’acqua è insieme risorsa e minaccia, rifugio e confine, l’opera di Bonomi ci invita a una navigazione intima e necessaria per scorgere frammenti di verità e poesia. A guardare con occhi nuovi ciò che è familiare, a riscoprire il potere dell’immaginazione come forma di ecologia interiore”.

I laboratori didattici

In occasione della mostra, tra il 9 e 13 settembre 2025 verranno attivati laboratori didattici gratuiti e family friendly coordinati dall’artista insieme agli operatori didattici di Camparìa il cui esito finale sarà la realizzazione di un’opera collettiva partecipata. Per i visitatori più piccoli sarà disponibile una scheda ludico-didattica di KIDS ART TOUR.

Di Salvatore Galeone

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