Il "Water Dragon" e la mitologia cinese a sostegno del riciclo

Il "Water Dragon" e la mitologia cinese a sostegno del riciclo

La sostenibilità e il rispetto per l'ambiente, il filo conduttore delle opere di Claire Tracey, autrice della scultura "Water Dragon" di Melbourne, commissionata dal Chinese Museum della città in occasione dell' anno del dragone. L'opera realizzata attraverso bottiglie di plastica riciclate ha consacrato l'artista a livello mondiale...

MILANO - La sostenibilità e i valori ecologici, l’essenza delle opere di Claire Tracey, affermata artista d’arte contemporanea nota in tutta al mondo. Il 20012 è stato il suo anno di consacrazione, quando la città di Melbourne in collaborazione con il “Chinese Museum” ha commissionato all’artista la creazione di una scultura a forma di drago, in occasione del Festival dell’anno del dragone. L’opera d’arte contemporanea, intitolata “Water Dragon” oltre che rappresentare un simbolo della cultura e della tradizione cinese, ha saputo sensibilizzare con l’arte la comunità australiana sui valori di sostenibilità e di riuso dei materiali, grazie all’utilizzo di bottiglie di plastica riciclate. L’opera è stata anche vincitrice del premio MAGNA Award for Sustainability.

LA SCULTURA - La scultura è stata progettata direttamente da Claire Tracey, proveniente dalla RMIT, la prestigiosa Università del Design e della Tecnologia di Melbourne. Intitolata Water Dragon”, l’elaborata creazione non è passata inosservata. Alta 15 metri, è stata apposta all’estremo della facciata principale del Chinese Museum di Melbourne, che affaccia direttamente su Cohen Place. Il drago ha assunto la forma di un serpente che spunta ad intervalli regolari dall’acqua, rappresentata dai mattoni rossi della superficie dell’edificio.

L’ARTISTA - Laureata alla RMIT di Melbourne, Claire Tracey si è distinta non solo per la sua bravura e il suo talento, ma anche per la sua capacità di concepire il design negli spazi pubblici, come ad esempio nel quartiere Chinatown di Melbourne. Queste alcune dichiarazioni dell’artista in merito al suo progetto artistico: “Il progetto che ha coinvolto anche gli studenti del programma di educazione del Chinese Museum è nato in commemorazione dell’anno del dragone, e si è anche prefisso la promozione del valore di sostenibilità ambientale. Il progetto voleva infatti mostrare ad adulti e bambini il grandissimo potenziale degli oggetti riciclabili, come le bottiglie di plastica. Abbiamo infatti utilizzato una grandissima quantità di bottiglie derivanti dal nostro consumo quotidiano per realizzare il drago gigante”. Claire si era già distinta nel 2010 prendendo parte a numerosi progetti internazionali, tra i quali alcuni in Turchia ed in Cina. Attualmente sta prestando il suo contributo come docente di alcuni workshop in tutto il mondo con lo scopo di incrementare la partecipazione e la passione collettiva verso il mondo dell’arte e lo scambio culturale. Il suo metodo educativo mette i partecipanti al centro del processo artistico, stimolando il loro spirito di partecipazione.