Una bottiglia d'acqua può accendere le emozioni grazie al design

Una bottiglia d'acqua può accendere le emozioni grazie al design

Lo psicologo e ingegnere statunitense Donald Arthur Norman ha affrontato affronta il tema delle emozioni derivanti dall'interazione fra persone e oggetti ed è giunto alla conclusione che il design può diventare "caramella per l'occhio". E anche una bottiglia d'acqua può regalare sensazioni uniche...

Le loro forme possono gratificare l’animo umano

MILANO – Donald Arthur Norman, psicologo e ingegnere statunitense, ha provato a spiegare se gli oggetti comuni possono trasmettere emozioni. E analizzando l’interazione tra questi e le persone è arrivato a definire che il design è una “caramella per gli occhi”, ovvero può regalare dolci sensazioni. E anche una bottiglia può diventare un complemento d’arredo in grado di soddisfare il bisogno estetico dell’uomo.

LA SCOPERTA- Donald Arthur Norman è stato professore di psicologia e scienze cognitive e direttore dell'istituto per la Scienza Cognitiva all’University of California e attualmente insegna psicologia, scienze cognitive e informatica alla Northwestern University. Il suo campo di ricerca è lo studio dell'ergonomia, del design, e più in generale del processo cognitivo umano e i suoi studi hanno cercato di indagare gli aspetti più emotivi della cognizione. La scoperta è che anche un oggetto in grado di suscitare emozioni positive nell'utente, in pratica, è progettato meglio di uno effettivamente ergonomico.

EMOZIONI IN BOTTIGLIA– Il ricercato ha verificato come chi si occupa del packaging considera gli elementi grafici e il design un motivo che può mettere in simbiosi la marca e i consumatori.  Alcune bottiglie sono speciali, colorate, sensuali, come ad esempio la Perrier divenuta così nota che sono la forma e il colore verde a distinguerla tra le altre. Altre come San Bernardo si sono serviti di maestri come Giugiaro per ridisegnare le loro forme. Altre sono diventate vere e proprie star che travalicano il loro normale ruolo per vestire i panni di “attori” non protagonisti del cinema che a loro modo partecipano alle emozioni cinematografiche. E’ il caso di S.Pellegrino, diventate vera e propria musa dei più famosi registi del grande schermo, come da ultimo Paolo Sorrentino nella sua pellicola da Oscar “La grande bellezza”.

aggiornato il 3 aprile 2014