All’Università sale in cattedra la sostenibilità

All’Università sale in cattedra la sostenibilità

Presso il Massachusetts Institute of Technology sono stati istituiti corsi di formazione specializzati in clima e sostenibilità

MILANO – La sostenibilità e lo studio dei cambiamenti climatici sono una priorità a livello internazionale. L’attenzione verso queste tematiche è diventata negli ultimi tempi sempre più forte, a tal punto che anche il mondo della formazione si è sempre più specializzata nell’inserire all’interno della propria programmazione formativa corsi specifici dedicati a clima e sostenibilità.

Corsi di studio su clima e sostenibilità

L'Istituto di tecnologia del Massachusetts (in inglese: Massachusetts Institute of Technology, MIT) è una delle più importanti Università di ricerca del mondo con sede a Cambridge, nel Massachusetts,negli Stati Uniti d'America. Il MIT da quest’anno offre oltre 120 corsi di laurea relativi alla sostenibilità, segno del crescente interesse di studenti e docenti nei confronti di tutto ciò che ruota attorno aglii impatti ambientali. Già nell'autunno 2019 venne istituito il “Climate Change Seminar”, all'epoca l'unico corso del Dipartimento di Ingegneria Elettrica e Informatica (EECS) ad affrontare il cambiamento climatico dal punto di vista scientifico. Gli studenti iscritti il corso hanno realizzato modelli e realizzato simulazioni climatiche, approfondendo le implicazioni scientifiche, politiche ed economiche legate all’atmosfera.

Il contributo per il clima

"Gli esperti di informatica possono contribuire molto alla scienza del clima – ha affermato Ron Rivest, professore di informatica del MIT Institute, uno dei tre docenti del corso - In particolare, la modellazione e la simulazione dei cambiamenti climatici possono beneficiare dei progressi dell'informatica". "La sostenibilità è qualcosa che abbraccia tutte le discipline - afferma Megan Xu, professore di ingegneria biologica e presidente consultivo del Comitato per la sostenibilità del MIT -  I nostri studenti sono cresciuti consapevoli che i cambiamenti climatici esistono e sono stati testimoni delle problematiche ad essi legati; si tratta di un problema grande che deve essere affrontato dalla nostra generazione”.

Verso un futuro più sostenibile

In qualità di responsabile del programma educativo presso la MIT Environmental Solutions Initiative, Sarah Meyers ha ripetutamente contribuito al lancio di nuovi corsi legati alla sostenibilità; ha gestito sovvenzioni per la facoltà, ha riunito docenti specializzati e ha aiutato a progettare programmi di studio. Il tutto allo scopo di dare agli studenti del MIT lo stesso livello di formazione a livello mondiale in materia di clima e sostenibilità che ottengono in scienze e ingegneria.

Presso il MIT oggi ci sono oltre 120 classi di laurea, in 23 dipartimenti accademici, che insegnano i principi del clima, dell'ambiente e della sostenibilità. "Educare la prossima generazione è il modo più importante in cui il MIT può avere un impatto sulle sfide ambientali del mondo – afferma Sarah Meyers - Gli studenti del MIT diventeranno leader nei loro campi, qualunque essi siano. Se capiscono davvero le pratiche di progettazione sostenibile, se riescono a bilanciare le esigenze di tutte le parti interessate per prendere decisioni etiche, allora questo può accompagnare l'umanità verso un futuro più sostenibile".

Il punto di vista degli studenti

Scegliere di iniziare il proprio percorso al MIT frequentando corsi di studio legati a clima e ambiente significa per uno studente indirizzare la propria intera formazione verso i temi della sostenibilità. "Nel mio primo semestre al MIT ho scelto il corso di “Ambiente e Storia”, co-insegnato dai professori Susan Solomon e Harriet Ritvo – afferma uno studente del MIT – Il corso di studi mi ha insegnato che per risolvere i problemi legati a sostenibilità e clima occorre andare molto più a fondo, analizzando la questione non solo dal punto di vista scientifico. Ho imparato a guardare i problemi concentrandomi maggiormente sulle persone, il che ha riguardato gran parte della mia attività extracurricolare”.

Di Rossella Digiacomo

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