L'acqua scade? Tutta una questione di bottiglie

L'acqua scade? Tutta una questione di bottiglie

Scopriamo se l’acqua come altri alimenti ha una data di scadenza e i principali consigli di conservazione per preservarne lo stato

MILANO - L’acqua scade? Questa è la domanda che tutti si sono chiesti almeno una volta nella vita. Per garantire i consumatori, la legge stabilisce che le sostanze consumate dall’uomo contenute negli alimenti, come l’acqua, devono essere soggette a un termine massimo di conservazione. Norme di questo tipo sono in vigore in tutti i paesi della Comunità Europea. Scopriamone di più.

L'acqua scade? Vero o falso

In realtà l'acqua minerale, se conservata correttamente e al riparo da contaminazioni, non “scade” e rimane sempre consumabile. Con il passare del tempo, però, un’acqua può perdere alcune delle sue caratteristiche come la presenza di anidride carbonica e la concentrazione di sali minerali al suo interno.

Quando scade l'acqua in bottiglia di plastica?

A differenza degli alimenti che possono deperire più facilmente, l’acqua conservata in una bottiglia di plastica non ha una vera e propria data di scadenza, quanto piuttosto un TMC, ossia un “Termine Minimo di Conservazione”, entro il quale è consigliato consumarla.

Per quanto tempo si può conservare l'acqua?

Sopra ogni bottiglia d’acqua è apposta la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro” insieme al mese e all’anno. Solitamente il periodo entro il quale una bottiglia d’acqua andrebbe consumata varia dai 12 ai 24 mesi dalla data di imbottigliamento. In generale, il TMC viene stimato entro 1 o 2 anni per le bottiglie in plastica, a seconda dell'azienda, ed entro 3 anni per quelle in vetro.

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Cosa succede se l’acqua è scaduta?

Quando l’acqua scade, ovvero quando oltrepassa il termine minimo di conservazione, può perde le sue proprietà e subire una variazione al sapore, ma non diventa pericolosa per la nostra salute. È possibile che con il passare del tempo, si possa osservare un deposito di minerali sul fondo della bottiglia oppure una perdita di anidride carbonica nel caso dell’acqua frizzante, ma in nessuno di questi casi ciò ne compromette il consumo.

I consigli per conservare le bottiglie d'acqua

Il fattore che più compromette la qualità dell’acqua è il cattivo stato di conservazione: ciò potrebbe difatti alterarne le caratteristiche e causare danni alla salute. Così come indicato su ogni bottiglia, l’acqua va conservata in un luogo fresco, asciutto e privo di odori e non va sottoposta a fonti dirette di calore. Inoltre, quando una bottiglia viene aperta, è consigliato consumare l’acqua al suo interno entro un certo limite di tempo e richiudere correttamente il tappo subito dopo averla bevuta.

Un altro consiglio è evitare il ghiaccio che può alterarne il sapore e contaminarne la purezza. Inoltre, per questioni igieniche, l’acqua non va mai conservata in altri contenitori differenti dal proprio. Infine, una volta consumato il contenuto all’interno di una bottiglia, essa va schiacciata e chiusa con il tappo, così da favorirne un corretto riciclo.

L’acqua costituisce la prima fonte di idratazione per il nostro corpo, ed è dunque raccomandabile trattarla e conservarla con cura, seguendo dei piccoli accorgimenti che possono aiutarci a non sprecarla.

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Manuela Fichera

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