Spreco di acqua: un italiano su 3 è poco attento ai consumi

Spreco di acqua: un italiano su 3 è poco attento ai consumi

Quanta acqua sprechiamo? In occasione della Giornata Mondiale dell’acqua abbiamo fotografato lo spreco d’acqua degli italiani tra le mura domestiche.

MILANO – Dall’igiene personale al lavaggio degli alimenti agli accorgimenti pratici per le piccole perdite, gli italiani dimostrano di essere poco attenti al consumo di acqua tra le mura domestiche. E in un anno solo da una doccia gocciolante si sprecano oltre 2mila litri d’acqua. Secondo uno studio condotto da In a Bottle* ben un italiano su 3 (33%) non presta attenzione agli sprechi d’acqua in casa: a trionfare è il “non ci faccio caso”.

Scarsa attenzione per l’acqua che consumiamo

Ma quanta attenzione prestano gli italiani al risparmio d’acqua nelle normali attività domestiche?  Ad essere molto attento è solo il 13% mentre ben un italiano su 2 (51%) ne presta poca o nulla. Dall’igiene alla cura delle piante, la poca attenzione allo spreco di acqua  tocca tutti gli ambiti possibili e immaginabili. In bagno, ad esempio, ci si affida più alla comodità e non si pensa al consumo d’acqua. Ben il 33%, infatti, preferisce riempire una vasca perché “dà più relax” e il 32% si orienta alla doccia perché “fa perdere meno tempo”. Per quanto riguarda i denti, ben il 27% degli italiani lascia aperto il rubinetto per “risparmiarsi la fatica di aprire e chiudere ogni volta”, e il 21% “non ci fa caso”. Anche barba e capelli sono attività ad alto consumo d’ acqua. Il 33% degli uomini ammette di lasciar scorrere l’acqua quando si radono perché “viene più comodo pulire il rasoio”, mentre il 36% delle donne quando fa lo shampoo lascia aperto il rubinetto per tutto il tempo.

Quanta acqua viene sprecata e quanta ne possiamo risparmiare

Tenere aperto il rubinetto quando ci si lava i denti comporta uno spreco di acqua dai 6 agli 8 litri; mentre quando ci si rade, tra insaponatura e rasatura si può arrivare addirittura a 35-45 litri – ha spiegato Francesco Bedussi del Centro Antartide – Fare la doccia invece del bagno permette inoltre di risparmiare fino al 70% di acqua, soprattutto se non ci si dilunga troppo. Infine, quando si cambiano gli elettrodomestici, è bene fare attenzione ai consumi idrici (sono indicati nella targhetta energetica) e scegliere quelli meno spreconi”.

I rimedi approssimativi degli italiani per ridurre lo spreco di acqua

E anche sui rimedi per limitare l’uso dell’acqua gli italiani si dimostrano un po’ ignoranti. Ben il 39%, infatti, non adotta alcun accorgimento specifico e solo il 12% controlla periodicamente eventuali perdite. E anche davanti a una perdita ben il 36% degli italiani ci passa sopra “se non è fastidiosa”, il 25% si informa “per capire se conviene di più riparare o sostituire il pezzo marcio”. Infine l’11% cerca “di rimediare autonomamente”. Ma in realtà, come dimostra uno studio americano di Save Water Today, sostituire una vecchia doccia può portare a un risparmio fino a 2.300 litri di acqua in un anno.

L’acqua che sprechiamo in cucina

Anche in cucina gli italiani fanno un eccessivo spreco di acqua. Parlando dell’uso della lavastoviglie il 24% la usa a prescindere dal carico mentre il 25% sceglie il ciclo di lavaggio “in base alle stoviglie da lavare” mentre il 14% la avvia dopo ogni pranzo se “la quantità di piatti è spaventosa”. Stesso discorso sui piatti da lavare a mano. Il 37% fa tutto sotto l’acqua corrente e solo il 24% raccoglie la giusta quantità d’acqua nel lavello o in una bacinella apposita. E come ci comportano quando devono lavare gli alimenti? Il 41% li sciacqua direttamente sotto il rubinetto perché “si risparmia tempo”, il 19% preferisce l’acqua corrente “perché in una bacinella l’acqua poi si sporca” mentre il 24% si affida a una vaschetta per il lavaggio e all’acqua corrente per il risciacquo.

L’acqua sprecata per lavare l’auto

Ma anche sul lavaggio dell’auto molti italiani ignorano l’acqua che si potrebbe risparmiare. Solo il 26% utilizza i Car Wash mentre circa uno su 3 (31%) utilizza la canna servendosi dell’impianto del proprio stabile/palazzo e infine c’è chi (16%) utilizza le fontanelle pubbliche.

Il decalogo di IN A BOTTLE per ridurre lo spreco di acqua

  • Quando si lavano i denti usare un bicchiere per risciacquare la bocca e non lasciare aperto il rubinetto. Si consumeranno solo due litri d’acqua anziché 30;
  • Quando si lavano le mani, non aprire completamente il rubinetto, basta solo un filo d’acqua;
  • Quando si fa la barba usare una bacinella o chiudere il tappo del lavandino, in questo modo si useranno al massimo tre litri d’acqua;
  • Installando gli aeratori nei rubinetti è possibile diminuire il flusso d’acqua (costano molto poco). Per una famiglia di 4 persone si potrà ridurre il consumo di acqua fino ad oltre 1000 litri al mese;
  • È preferibile utilizzare una doccia piuttosto che la vasca da bagno. Per la doccia si consumano circa 30 litri, per la vasca 100.
  • Non azionare lo scarico del WC senza motivo. Lo scarico dello sciacquone rappresenta un terzo dei consumi idrici quotidiani;
  • Riparare subito i rubinetti che perdono, si risparmiano 5 litri di acqua al giorno.
  • Non utilizzare l’acqua per rinfrescare la frutta. C’è il frigorifero.
  • I piatti e le stoviglie possono essere lavati in un catino. Se si utilizza la lavastoviglie farlo solo a pieno carico.
  • Per la lavatrice, oltre al pieno carico, utilizzare i programmi economicievitando il prelavaggio. Le lavatrici per ogni ciclo di lavaggio utilizzano da 90 a 160 litri d’acqua;
  • È meglio lavare le automobili presso un lavaggio self service. È espressamente vietato farlo in strada dalle fontanelle pubbliche. Per chi ha a disposizione spazio privato, per lavare l’auto è meglio utilizzare i secchi d’acqua, anziché acqua corrente da un tubo di gomma.

* condotto in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua con metodologia WOA (Web Opinion Analysis) su circa 1300 italiani – uomini e donne di età compresa tra i 20 e i 55 anni – attraverso un monitoraggio online sui principali social network per capire gli errori più diffusi in fatto di spreco d’acqua in casa.

di Alessandro Conte

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