Exo-Glove Poly, guanto robotico per degenti e invalidi

Exo-Glove Poly, guanto robotico per degenti e invalidi

Un team di esperti in biorobotica dell’Università di Soul ha ideato Exo-Glove Poly, guanto che permetterà ai disabili di impugnare piccoli oggetti

MILANO – Un team di esperti in biorobotica dell’Università di Seoul ha di recente presentato un nuovo prototipo di guanto robotico per le persone che, per colpa di un ictus o un’incidente alla spina dorsale, hanno perso l’uso della mano. Si chiama Exo-Glove Poly (dal materiale polimerico di cui è fatto) e attraverso una centralina aiuta a impugnare piccoli oggetti contribuendo, almeno per qualcuno, a colmare una parte del gap che li separa da una vita al 100% indipendente.

Per disabili e degenti

Una persona che perde un braccio o una mano non può afferrare e girare una maniglia. Caso limite? No, stando a quanto ha spiegato Kyu Jin Cho, ingegnere meccanico presso la Seoul National University e a capo del team di ricerca che ha ideato Exo-Glove Poly. Ogni anno circa 500mila persone finiscono su una sedia a rotelle e, di questi, circa la metà soffre anche di lesioni alle mani”. Per far fronte a questo, Cho e il suo team hanno progettato un guanto che ha tre dita che si adattano a pollice, indice e medio di chi lo indossa.

Come funziona Exo-Golve Poly

Exo deriva dal greco "esterno" e si riferisce al fatto che questo guanto è indossato appunto dal di fuori. Poly sta invece per polimero, quindi si riferisce al materiale plastico di cui è composto. Fili connessi alle dita possono essere spostati da un piccolo motore. Il motore, controllato da un semplice interruttore, tira i fili per aprire e chiudere la mano. Il risultato è un guanto che può aiutare le persone ad avere aderenza sugli oggetti.

Per ora si tratta di un prototipo e tutti i test di sperimentazione sono ancora in corso ma negli auspici degli scienziati il lancio sul mercato è fissato per il 2017.

di Alessandro Michielli

7 marzo 2017

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