L'approccio "soft" all'acqua secondo Peter Gleick

L'approccio "soft" all'acqua secondo Peter Gleick

Lo scienziato ambientale co-fondatore del Pacific Institute nel 2008 è stato nominato da Wired come una delle 15 persone che il futuro Presidente degli Stati Uniti avrebbe dovuto ascoltare. Peter Gleick invita a ripensare il modo in cui intendiamo il rapporto dell'uomo con la risorsa acqua...

Lo scienziato ambientale americano è considerato uno dei più influenti pensatori contemporanei

MILANO – Membro della National Academy of Sciences e co-fondatore del Pacific Institute, Peter Gleick è stato nominato da Wired come una delle 15 persone che il futuro Presidente degli Stati Uniti avrebbe dovuto ascoltare sui temi ambientali. In un’intervista all’Huffington Post ha spiegato come dovremo cambiare il nostro modo di approcciarci alla risorsa acqua.

Cosa intendi con cambiare il modo di pensare l’acqua?

E’ ora di smettere di pensare l’acqua come una risorsa semplicemente da consumare e di pensare invece a quanto sia importante per la sopravvivenza dell’uomo e della natura. Dall’alimentazione ai costumi sociali e culturali, alla produzione di beni e servizi che consumiamo. Dobbiamo muoverci adesso per un futuro sostenibile dell’acqua, dove i nostri bisogni devono essere soddisfatti proteggendo le esigenze dell’ambiente e pensando alle generazioni future.

Recentemente hai dichiarato: “abbiamo una politica idrica del 19° secolo, infrastrutture del 20° secolo e stiamo cercando di affrontare i cambiamenti climatici del 21° secolo”. Come si può colmare questo gap?

I nostri sistemi idrici dovranno adattarsi alle nuove realtà del nostro mondo, ai cambiamenti climatici, a una popolazione in rapida crescita e a nuovi conflitti politici e sociali. Questo significa che occorre farlo attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie per gestire l'acqua, nuovi strumenti economici per contribuire a ripagare gli investimenti necessari e nuove politiche che tengano conto di un mondo in rapida evoluzione.

Hai ideato il concetto di “percorso soft” dell’acqua. Che significa?

In primo luogo è necessario capire il “percorso duro”, ovvero le tradizionali strategie focalizzate sulle costruzioni ingegneristiche di grandi dimensioni dai costi notevoli. Il percorso “soft” Il "percorso soft" integra l'uso intelligente della tecnologia per gestire l'approvvigionamento idrico e la domanda, le strategie economiche per finanziare nuovi investimenti e incoraggiare l'uso efficiente delle tecnologie che gestiscono l'acqua per un futuro sostenibile.

Cosa può dare speranza per futuro?

Oggi c'è molta più attenzione e consapevolezza sulle sfide idriche rispetto a qualche decennio fa.  Come impariamo di più sui problemi idrici di tutto il mondo, anche noi stiamo imparando quanto la gente cura. L'acqua è così preziosa e fondamentale che gli individui e le comunità locali si stanno mobilitando per proteggerla e ad avere voce in capitolo nelle decisioni per il futuro. Se tutto questo sarà fatto abbastanza velocemente saremo in grado di evitare  il peggio delle minacce che abbiamo di fronte.

aggiornato il 12 marzo 2015