Walter Antonucci: equilibrio, scienza e consapevolezza al servizio della nutrizione sportiva

Walter Antonucci: equilibrio, scienza e consapevolezza al servizio della nutrizione sportiva

Il biologo nutrizionista e personal trainer ci racconta la sua visione dell’alimentazione, tra falsi miti, idratazione e benessere sostenibile.

MILANO - Walter Antonucci è un professionista che unisce scienza del movimento e nutrizione, con l’obiettivo di aiutare le persone a vivere meglio attraverso scelte consapevoli. In questa intervista, ci accompagna nel cuore del suo lavoro e dei principi che lo ispirano: dall’importanza dell’idratazione, alla necessità di sfatare i falsi miti alimentari, fino alla promozione di un approccio sano e personalizzato alla dieta quotidiana.

 

Buongiorno Walter, ci racconti qualcosa di te e del tuo percorso professionale? Cosa ti ha spinto a dedicarti alla nutrizione e in particolare a specializzarti in nutrizione sportiva?

Buongiorno e grazie per questa opportunità. Mi chiamo Walter Antonucci e sono un biologo nutrizionista e personal trainer. Il mio percorso di studi è iniziato con una laurea triennale in Scienze Motorie, seguita da una laurea specialistica in Scienze e Tecniche dell'Allenamento e dello Sport. Successivamente, ho conseguito una laurea in Scienze della Nutrizione Umana, con iscrizione all'Albo dei Biologi. Questo percorso accademico mi ha permesso di combinare la scienza della nutrizione con le metodologie dell'allenamento, fornendo un approccio completo e basato sulle evidenze scientifiche.

Fin dall'inizio, il mio obiettivo è stato quello di aiutare le persone a migliorare la propria salute e performance sportiva attraverso strategie personalizzate e sostenibili. Credo fermamente che una corretta alimentazione, unita a un'adeguata attività fisica, sia il pilastro fondamentale per il benessere generale. Con la mia attività sui social cerco di sfatare i falsi miti legati alla nutrizione e all’allenamento, fornendo informazioni basate sulla fisiologia umana e sulle necessità individuali, senza demonizzare gli alimenti o proporre soluzioni estreme.

 

L’idratazione è fondamentale per il nostro organismo, ma purtroppo spesso viene sottovalutata. Quali sono le linee guida per una corretta idratazione e quali errori si commettono più spesso?

L'acqua è essenziale per il corretto funzionamento del nostro organismo, dalla termoregolazione alla digestione, passando per il trasporto dei nutrienti e la funzionalità muscolare. Le linee guida indicano che il fabbisogno idrico varia in base a diversi fattori come età, livello di attività fisica, temperatura esterna e composizione corporea.

Uno degli errori più comuni è bere solo quando si avverte sete: la sete è già un segnale di inizio disidratazione. Inoltre, molte persone tendono a sostituire l’acqua con bevande zuccherate o alcoliche, che invece possono compromettere l’equilibrio idrico e la salute metabolica. È importante distribuire l’assunzione di acqua nel corso della giornata, senza aspettare di sentirsi disidratati, e ricordare che anche alimenti come frutta e verdura contribuiscono al bilancio idrico.

 

Online circolano tantissime informazioni “fai da te” sulla nutrizione, e purtroppo non tutte sono corrette. Puoi aiutarci a sfatare tre falsi miti che ancora oggi generano confusione?

Certamente, sfatare i falsi miti è fondamentale per promuovere una corretta informazione nutrizionale e aiutare le persone a prendere decisioni consapevoli basate sulle reali necessità del loro organismo.

  • Mangiare più proteine non fa ingrassare: c'è l’errata convinzione che aumentare l'apporto proteico sia una strategia priva di rischi per il controllo del peso e la composizione corporea. È vero che le proteine svolgono un ruolo fondamentale per la costruzione muscolare e il senso di sazietà, ma qualsiasi macronutriente assunto in eccesso rispetto alle necessità individuali può contribuire a un aumento della massa grassa. Il corpo umano segue le leggi della fisiologia e utilizza i nutrienti in base alle necessità energetiche giornaliere. Se l'introito proteico è superiore al fabbisogno e si genera un eccesso energetico complessivo, le proteine in eccesso, se non utilizzate, possono essere convertite in grasso corporeo. Inoltre, alcuni aminoacidi gluconeogenici possono essere trasformati in glucosio attraverso la gluconeogenesi. L’equilibrio è sempre la chiave: le proteine devono essere adeguatamente bilanciate all'interno di una dieta che rispetti il fabbisogno totale della persona.
  • Il pane o la pasta fanno ingrassare: molti credono che pane e pasta siano responsabili dell'aumento di peso, ma questo è un falso mito. Non è un singolo alimento a determinare l'aumento della massa grassa, bensì un eccesso energetico prolungato rispetto al proprio fabbisogno. Pane e pasta sono fonti di carboidrati complessi, fondamentali per fornire energia al corpo e supportare le funzioni cognitive e muscolari. La chiave per mantenerli nella dieta senza problemi è moderarne le quantità in base alle esigenze individuali, preferendo le versioni integrali per un maggiore apporto di fibre e nutrienti. Seguire un’alimentazione equilibrata, abbinata a uno stile di vita attivo, consente di includere questi alimenti senza effetti negativi sulla composizione corporea.
  • Bere acqua durante il pasto rovina la digestione: un’idea molto diffusa è che bere acqua durante i pasti possa rallentare o compromettere la digestione, diluendo i succhi gastrici e rendendo meno efficiente la scissione degli alimenti. In realtà, questa credenza non trova supporto nella fisiologia umana. La digestione è un processo regolato da diversi meccanismi che avvengono in fasi successive e l’assunzione di acqua durante il pasto non interferisce negativamente con questi processi. Secondo le basi della fisiologia gastrointestinale, bere acqua durante il pasto può addirittura favorire la digestione, poiché contribuisce alla formazione del bolo alimentare e stimola la secrezione di succhi gastrici. Inoltre, l’acqua può migliorare la motilità gastrointestinale, facilitando il transito del cibo nello stomaco e nell’intestino. Non esistono evidenze scientifiche che dimostrino un effetto negativo dell’assunzione di acqua durante i pasti, anzi, in molti casi può essere utile per chi ha difficoltà digestive o problemi di deglutizione.

Viviamo in un’epoca in cui le informazioni nutrizionali sono alla portata di tutti, ma non sempre quelle che circolano online sono corrette. È fondamentale basare le proprie scelte alimentari sulle leggi della fisiologia umana e sui fabbisogni individuali, senza cadere nella trappola delle mode alimentari o delle false credenze. La nutrizione non è fatta di divieti assoluti, ma di equilibrio, buon senso e personalizzazione. Affidarsi a fonti scientificamente validate e a professionisti del settore è il miglior modo per prendersi cura del proprio benessere in modo sostenibile e consapevole.

Di Stefano Morretta

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