Neve e ghiaccio, un ruolo fondamentale nel ciclo idrogeologico

Neve e ghiaccio, un ruolo fondamentale nel ciclo idrogeologico

Claudio Smiraglia, Docente di Geografia Fisica all'Università degli Studi di Milano, è responsabile di numerosi progetti di ricerca nazionali e internazionali. Uno dei suoi ultimi studi, con il contributo di Levissima, è stato condotto in Val Viola, nell'alta Valtellina. Dalle analisi effettuate Smiraglia ha notato un notevole regresso glaciale...

Claudio Smiraglia sottolinea l’importanza di neve e ghiaccio nel bilancio energetico della terra

Quali sono gli effetti delle variazioni climatiche sui ghiacciai?

Una recente ricerca condotta in Val Viola, nell’alta Valtellina, con il contributo di Levissima, ha evidenziato un notevole regresso glaciale in quella zona (-50% della superficie totale nell’ultimo mezzo secolo). Per regresso glaciale si intende una progressiva riduzione di lunghezza e di spessore dei ghiacciai, la parte più importante della criosfera terrestre, che comprende tutto il ghiaccio presente sul nostro pianeta. Questo regresso comporta riflessi negativi sulle risorse idriche perché, dopo una breve fase di incremento delle portate sul lungo periodo, il rischio è che fiumi e torrenti vedano rapidamente diminuire la loro portata d’acqua.

Perché neve e ghiaccio sono così importanti?

Molti sono i motivi in tal senso. Neve e ghiaccio contribuiscono a modulare il bilancio energetico terrestre attraverso l’effetto albedo, riducendo cioè la quantità di energia solare assorbita. Raccolgono poi la quasi totalità dell’acqua terrestre non salata ed esercitano un ruolo chiave nel ciclo idrologico e nell’alimentazione dei serbatoi d’acqua dolce. Infine costituiscono componenti fondamentali degli ecosistemi nelle aree ad elevata latitudine dell’emisfero settentrionale e delle alte quote in generale.

Quali sono gli scenari futuri per i ghiacciai?

L’evoluzione della criosfera può essere considerata uno degli indicatori più efficaci e più facilmente osservabili dei cambiamenti climatici. Si evidenziano, dai primi decenni del XX secolo ad oggi, regressi compresi fra alcuni chilometri e alcune centinaia di metri per tutti i ghiacciai monitorati e per tutti i settori della catena alpina. I dati raccolti con la ricerca sopra ricordata danno la conferma di un progressivo collasso della criosfera con conseguenti veloci trasformazioni morfologiche e ambientali che potrebbero portare nell’arco di pochi decenni all’estinzione dei ghiacciai di minori dimensioni.