Adesso la disidratazione si rileva con un orologio

Adesso la disidratazione si rileva con un orologio

Cosa succede se un orologio in grado di monitorare i segni vitali di un paziente e di altri parametri fisiologici come la disidratazione? Ricercatori provenienti da Paesi Bassi e Israele hanno sviluppato due nuovi dispositivi indossabili che utilizzano il cambiamento dei modelli di luce diffusa per monitorare la biometria...

Un team di ricerca ha sviluppato un dispositivo che monitora se il corpo è correttamente idratato

MILANO – Si tratta di un vero e proprio oggetto tecnologico che ascolta gli impulsi del corpo e valuta alcuni importanti parametri fisiologici come frequenza cardiaca, concentrazione di glucosio e disidratazione. Lo sviluppo è stato effettuato da un team di ricercatori guidato dal bioingegnere Zeev Zalevsky da Bar-Ilan University di Israele.

L’OROLOGIO– 'Il glucosio è il santo graal del mondo della diagnostica biomedica e la disidratazione è un parametro molto utile nel campo del benessere” ha spiegato lo scienziato Zalevsky. Il dispositivo è come un orologio dotato di un laser che genera un fascio di luce in grado di illuminare la zona di pelle sul polso vicino un'arteria. Ha una piccola telecamera che misura le variazioni nel tempo di ciò che avviene sotto pelle.

LA DISIDRATAZIONE– Analizzando caratteristiche mutevoli, questo dispositivo fornisce una misura diretta della concentrazione di glucosio. “Poiché uno dei principali segni di disidratazione lieve e moderata è la debolezza muscolare che altererà la forza dei segnali, questo orologio può anche essere utilizzato per indicare come cambia nel tempo il livello di disidratazione relativo dell'utente” hanno spiegato i ricercatori Zalevsky.  Il team auspica una versione commerciale del dispositivo da lanciare sul mercato entro 2-3 anni.

IDRATAZIONE E TECNOLOGIA– Grande novità dall’Estonia per la gioia dei più attenti alla salute e al benessere fisico. La Jomi Interactive ha realizzato un dispositivo Bluetooth da apporre alla bottiglia d’acqua utilizzata per allertare gli utenti quand’essi non bevono abbastanza acqua. L’innovazione nasce anche sulla scorta di quanto riportato dallo UK’s Department of Health, secondo il quale ognuno di noi dovrebbe bere circa 1,5–2 litri di acqua al giorno per mantenere un corretto livello di idratazione e reintegrare i liquidi persi.

aggiornato il 14 gennaio 2014