Francesca Faggella, musica e acqua i due amori più grandi

Francesca Faggella, musica e acqua i due amori più grandi

La famosa Dee Jay e conduttrice radiofonica si racconta in un'intervista esclusiva: dalla sua passione per la musica nata nei primi anni '90 in America e trasformata nel lavoro che lei stessa definisce il più bello del mondo, al rapporto con l'acqua e l'idratazione. La dee jay si confessa e rivela: in radio e di notte mai senza acqua...

La musica è la sua vita e senza l’acqua non riesce a vivere: la famosa dee jay si racconta

MILANO – Appartiene alla generazione di Dee Jay che nata nella fucina di Match Music; ha portato in Italia l’esperienza dell’House Music maturata negli States; ha fatto ballare migliaia di persone nei locali più glamour e fashion d’Italia trasformando emozioni in decibel. È Francesca Faggella, famosissima dee jay e conduttrice radiofonica, che in un’intervista esclusiva racconta com’è nato il suo amore per la musica e qual è il suo rapporto con l’acqua, on air e nella vita di tutti i giorni.

Quando è nata la tua passione per la musica?

Nasce nei primi anni ’90 quando tornai in Italia dagli Stati Uniti dove avevo studiato qualche anno al liceo. Precisamente comincia con la musica House, che si faceva man mano strada in Italia come tutte le cose di tendenza che arrivano dall’America e che io avevo già conosciuto nel ’92-’93. È stato subito amore: iniziai a lavorare subito nei locali più glamour che ospitavano i più famosi dee jay che arrivano dagli States. Allora, negli anni ’90, tutto era legato alla moda. Il amore per la musica nasce così e mi accompagna ancora oggi.

E la passione diventa lavoro, cosa che tutti vorrebbero.

Beh è stato un passaggio quasi automatico. Attraverso questa passione la musica è sempre stata grande protagonista nella mia vita: da piccola la ballavo poi ho cominciato anche a presentare le serate, spinta anche da un mio ex fidanzato che mi propose di lavorare in coppia. Lui metteva i dischi e io al microfono che conducevo le serate, che ricordi! Parlavo perfettamente l’inglese e cominciai a sbizzarrirmi al microfono. Poi da lì è nato tutto spontaneo: arrivarono subito le telecamere di Match Music, che è stata una fucina di talenti, da Fabio Volo a Marco Mazzoli, a registi e autori meno conosciuti ma bravissimi. Ho da subito fatto quello che mi piaceva, prima con le telecamere e poi in radio con 105 ed Rtl.

Quanto è difficile lavorare in radio?

No non è assolutamente difficile, ma devi amare la musica e sentire veramente quello che stai facendo. Se poi hai padronanza di linguaggio e sai parlare l’inglese allora non resta che mettere le cuffie e alzare la musica al massimo! L’unica cosa se mai è saper tenere i ritmi ma in questo, in radio come in tutti gli altri mestieri, c’è chi ci riesce perfettamente e chi meno bene. Io non ho mai avuto molte difficoltà perché mi sono sempre divertita e per questo tutto è stato sempre spontaneo e naturale. Poi la musica non fa altro che far condividere emozioni, cos’altro può esserci di più bello?

L’acqua ti aiuta a tenere i ritmi di una trasmissione o di una serata?

Partiamo dal presupposto che l’acqua aiuta sempre. Io poi bevo tantissimo, sia in radio che nella vita di tutti i giorni. Mi alleno molto in palestra e non posso fare a meno di idratarmi. Anche durante la notte penso di far fuori 2 litri di acqua mentre al mattino, appena sveglia, il modo migliore per iniziare la giornata è un gran bicchiere d’acqua con dell’aloe dentro. Quando sono in radio poi non posso farne a meno: acqua sempre, prima durante e dopo la diretta, preferibilmente naturale e freschina. E’ fondamentale!

aggiornato il 29 aprile 2013