Sostenibilità, 7 italiani su 10 si dichiarano attenti alle tematiche green

Sostenibilità, 7 italiani su 10 si dichiarano attenti alle tematiche green

Le abitudini degli italiani sono sostenibili? La nuova ricerca Agos Insights ha approfondito il tema.

MILANO – Agos ha reso pubblica la sua ricerca “Agos Insights. I nuovi consumi sostenibili” realizzata in collaborazione con Eumetra. Il campione di analisi è composto da 2000 maggiorenni italiani, rappresentativi per genere, età e area di residenza.

La storia della sostenibilità

La storia della sostenibilità ha origini lontane; infatti, già a partire dagli anni ’60 nacquero i primi movimenti a sostegno dell’ambiente che, cavalcando l’ondata rivoluzionaria del ’68, cominciarono a far sentire la propria voce.

Ma è solo negli anni ’70 che il grido di allarme del popolo fu compreso dalle istituzioni, a partire dalla fondazione nel 1970 della Giornata Mondiale della Terra. Nel 1972 il club di Roma pubblicò il rapporto sui limiti dello sviluppo, un’opera considerata profetica, in cui si racconta lo stato del pianeta, delle risorse e i pericoli per la popolazione umana. Lo stesso anno si tenne la Conferenza di Stoccolma, precorritrice della moderna Cop, alla quale parteciparono i capi di governo di oltre 100 Nazioni.

Nel 1987 venne diffuso il rapporto Brundtland “Our common future” da parte della Commissione Mondiale su Ambiente e Sviluppo, nella quale si può trovare la moderna definizione di sviluppo sostenibile.

Nel 1992 la Confenzione di Rio su ambiente e sviluppo mise le basi per la creazione del progetto Cop. Nel 1997 si pubblicò il Protocollo di Kyoto.

L’anno chiave del nuovo millennio è considerato il 2015, quando si segnalano 3 avvenimenti chiave: L’Accordo di Parigi, l’enciclica Laudato Si’ di Papa Francesco e la stesura dell’Agenda 2030.

L’attenzione verso la sostenibilità

Da questa carrellata di avvenimenti è evidente come l’attenzione nei confronti del tema stia crescendo sempre di più. Istituzioni e aziende stanno lavorando per raggiungere la Net Zero entro il 2050. E i cittadini?

Dalla ricerca Agos emerge che il 71% degli intervistati si dichiara attento alla sostenibilità. Per quanto riguarda gli ambiti di consumo in cui si fa più attenzione, troviamo al primo posto le abitudini domestiche, seguite da energia, largo consumo e infine mobilità. Nei prodotti di largo consumo sostenibili la scelta degli italiani è direttamente connessa alla convenienza economica: se si ha un vantaggio economico, anche se il prodotto inizialmente costa di più, allora lo si acquista. La propensione all’usato è strettamente connessa alla tipologia del prodotto: il 53% si dichiara favorevole per prodotti inerenti alla mobilità (macchina, scooter, bici), ma solo il 20% è favorevole per gli elettrodomestici di casa.

Nella ricerca emergono 4 diverse tipologie di persone relativamente alla sostenibilità: i concreti (32%), gli idealisti (31%), gli impossibilitati (21%) e gli indolenti (16%). La maggior parte dei concreti sono dipendenti (52%), appartenenti alla generazione X (56%) e figli a carico (91%).

I dati emersi da questa ricerca sono molto soddisfacenti. Gli italiani sono attenti a mettere in pratica comportamenti sostenibili, anche se i fattori economici frenano un po’. Ci si aspetta comunque un maggior contributo da parte delle aziende e delle istituzioni.

Di Stefano Morretta

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