A tavola con le posate in PET

A tavola con le posate in PET

Found Cutlery. Questo il nome del set di posate ideate dal designer spagnolo Oscar Diaz e ricavate tagliando delle bottiglie di PET. Belle, funzionali, resistenti ma soprattutto amiche dell'ambiente le posate Found Cutelery sono tutte pezzi unici ed esclusivi in cui la creatività si sposa con le forme ergonomiche delle bottiglie...

Sedersi a tavola e mangiare con posate realizzate da bottiglie di PET riciclato. Ecco l'innovativo progetto del designer spagnolo Oscar Diaz

MILANO - Pensare che dietro delle semplici bottiglie di PET riciclato possano nascondersi delle posate e' sicuramente un'idea curiosa se non addirittura rivoluzionaria. Rivoluzionaria per tutti forse ma non per il designer spagnolo Oscar Diaz che ha fatto del riciclo uno dei suoi progetti più riusciti. La sua ultima creazione nasce appunto dal riutilizzo della plastica delle bottiglie di acqua minerale che viene lavorata e trasformata in delle posate belle, resistenti ma soprattutto amiche dell'ambiente. Un progetto dal sapore eco-friendly che prende il nome di Found Cutlery. Cosi' ogni bottiglia di plastica di diversa forma e colore diventa per Oscar una potenziale fonte di materia prima per la realizzazione delle sue creazioni. Trasformare un oggetto di uso comune come una bottiglia di PET in un oggetto di design e' per Diaz una sfida sempre nuova. Il designer segue inoltre processi produttivi estremamente semplici e di basso impatto ambientale in una logica totalmente sostenibile.

FOUND CUTLERY - Le posate Found Cutlery sono state esposte a Londra in occasione della mostra Airmail presso Idea Generation Gallery e sono un set di posate realizzate partendo dalla forma delle bottiglie da cui vengono ritagliate. Le bottiglie vengono infatti accuratamente selezionate da Oscar in modo tale che la forma delle posate sia proprio dettata dal profilo del contenitore di partenza. Dalla linea ergonomica, gli utensili Found Cutlery sono essenzialmente prodotti artigianali che si distinguono tra di loro a seconda dei recipienti da cui si ricavano trasformandosi in particolarissimi pezzi unici. Lo stesso designer ha dichiarato di non essere sicuro di esser stato lui a progettare queste posate perché erano in un certo senso già nate insieme alle bottiglie da cui sono state ritagliate. Da quando ha progettato le posate Found Cutlery Diaz si guarda intorno in modo diverso nei supermercati studiando i vari prodotti con occhio attento e cercandone di immaginare cosa se ne potrebbe ricavare ritagliandoli. Ed è proprio dall'osservazione di queste "curve ergonomiche" che ha avuto l'idea di ricavarne cucchiai, forchette e coltelli di plastica. L'uso di forme già disponibili consente una produzione di piccoli lotti senza bisogno qualsiasi stampo.

PLASTICA METALLIZZATA - Ogni forchetta, coltello e cucchiaio viene poi trattato attraverso un processo produttivo abbastanza semplice che consiste in un rivestimento in rame stagnato che dona alla posata la caratteristica lucentezza metallica. Una volta tagliati dalle bottiglie, ogni pezzo viene ricoperto con una finitura metallica per dargli la resistenza necessaria ad essere usate più di una volta e non solo come posate usa e getta. "Riciclare le vecchie bottiglie di plastica è corretto, ma anche riutilizzarle non è una cattiva idea, anzi", ha dichiarato Oscar. "Studiando la forma dei contenitori in plastica, ho notato una certa somiglianza tra alcune delle loro curve e quelle di forchette, coltelli e cucchiai. E’ per questo motivo che ho deciso di ritagliarle per dare vita ad un set di posate. Le ha chiamate Found Cutlery, sono leggere ed ergonomiche e consentono di eliminare un po’ di plastica dalle discariche e dai centri di riciclo".

OSCAR DIAZ - Oscar Diaz ha studiato design all'Accademia delle Belle arti di Bordeaux, in Francia, e dopo aver lavorato a Parigi presso Matali Crasset si è iscritto al corso di "Design Products MA" al the Royal College of Art di Londra, all'epoca sotto la direzione di Ron Arad, dove si e'laureato nel 2006. Successivamente ha maturato esperienze in Giappone prima di tornare a Londra nel 2007 e aprire un proprio studio di design. Il suo non e' definibile come uno stile vero e proprio ma più come un modo per capire l'essenza degli oggetti di uso quotidiano esplorandoli e rivisitando il loro contesto e l'associazione socio-culturale che si ha di essi. La sua attenzione al nuovo contesto in cui un determinato oggetto sara' inserito e' cio' che gli ha consentito di innovare nel settore diventando un esponente di spicco dell'eco-design grazie alla creazione di pezzi unici impossibili da riprodurre su larga scala.

aggiornato il 4 marzo 2013