Francesca Dallapè, la campionessa di tuffi che insegna ai giovani a credere nei loro sogni

Francesca Dallapè, la campionessa di tuffi che insegna ai giovani a credere nei loro sogni

La campionessa di tuffi racconta il suo percorso sportivo, l’importanza della disciplina, dell’idratazione e la forza di credere nei propri sogni.

MILANO - Francesca Dallapè, protagonista dei tuffi italiani, ripercorre la sua storia: dall’inizio quasi casuale all’età di 6 anni fino a una carriera costellata di impegno e soddisfazioni. Condivide le lezioni apprese dallo sport – disciplina, determinazione e approccio positivo – e sottolinea il ruolo chiave dell’idratazione per la performance. Il suo messaggio ai giovani atleti è chiaro: non smettere mai di credere nei propri sogni, anche quando sembrano lontani.

 

Ciao Francesca, raccontaci un po’ di te: chi sei e come ti sei avvicinata al mondo dei tuffi?

Ho iniziato a fare i tuffi all’età di 6 anni quasi per caso. Facevo un corso di nuoto ma non riuscivo a stare in acqua a nuotare: continuavo a uscire dal bordo e buttarmi. Così mi chiesero di provare a fare i tuffi e da quel giorno non ho più smesso.

 

Nella tua carriera la concentrazione e la preparazione fisica sono sempre state fondamentali: quali abitudini o insegnamenti ti porti dietro anche nella vita di oggi?

Lo sport mi ha insegnato la disciplina: per raggiungere i propri sogni ogni giorno è importante e nulla va lasciato al caso. Ci vogliono impegno e determinazione. Una parte fondamentale è sicuramente la testa e l’approccio positivo nell’affrontare le situazioni.

 

Durante la tua carriera l’idratazione ha avuto un ruolo chiave nella preparazione e nelle gare: quanto era importante e come vivevi questo aspetto nella quotidianità da atleta?

L’idratazione è stata una parte fondamentale del mio percorso da atleta: era importante per recuperare le energie muscolari, per idratare la muscolatura ed essere più elastica.

 

Guardando indietro al tuo percorso sportivo fatto di sfide e soddisfazioni, quale messaggio ti piacerebbe trasmettere ai giovani atleti che inseguono i loro sogni, dentro e fuori dall’acqua?

Il messaggio che vorrei trasmettere è quello di inseguire sempre i propri sogni, anche se a volte sembrano irraggiungibili, anche se può sembrare che non si realizzino mai. Ci saranno delusioni e momenti di sconforto, ma è importante crederci sempre, perché con lavoro, impegno e determinazione si può raggiungere tutto.

E ricordarsi che per arrivare alle cose belle, come i nostri sogni, spesso il percorso è faticoso, ma proprio per questo dà le soddisfazioni più grandi.

 

Di Stefano Morretta

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