Etiopia, ecco come un pozzo d'acqua porta benefici alt_tag

Etiopia, ecco come un pozzo d'acqua porta benefici

In Etiopia due programmi Ue costruiscono pozzi: tra i benefici dell'arrivo di acqua potabile, la riduzione dei casi di malnutrizione e più istruzione

MILANO –  Sono l’acqua e l’alimentazione le basi per il rilancio della popolazione etiope, che sogna un futuro migliore. Questo avviene grazie a due programmi sostenuti dall'Unione Europea, attraverso la costruzione di pozzi d'acqua e lezioni sulla corretta alimentazione, che hanno avuto effetti positivi sulle comunità africane già in passato.

Per i bambini acqua potabile e scuola

La creazione di un acquedotto ha permesso ai bambini del villaggio di Amari Yewabesh, nella regione Amhara, di poter frequentare regolarmente la scuola ed evitare di intraprendere ogni giorno una camminata di 3 ore per raccogliere l’acqua necessaria per la sopravvivenza della famiglia. Acqua che nella nella maggior parte dei casi è sporca e inquinata. A differenza di milioni di bambine africane, le adolescenti di questo piccolo villaggio non devono più scegliere se seguire le lezioni o fare un trekking di tre ore per idratarsi. La costruzione di un pozzo d’acqua nei pressi del villaggio ha permesso di aumentare la copertura idrica e fognaria del proprio villaggio fino al 60%.

Non solo acqua, anche alimentazione 

La manutenzione di questo pozzo è molto efficace, grazie alla supervisione degli addetti alla sicurezza degli impianti d’acqua, eletti direttamente dai residenti di Amari Yewabesh e dei villaggi limitrofi: “Le giovani adolescenti di questo villaggio ora hanno il controllo di ciò che accade nella propria vita - afferma Haimanot Assefa, responsabile del progetto acqua e servizi igienici dell'UNICEF Etiopia -. Per le ragazze solitamente è normale rinunciare alla scuola per andare a prendere l’acqua. Alcune sono anche costrette a fare matrimoni precoci, dopo essere state rapite e violentate”. L'impatto di questo programma è stato notevole: grazie al sostegno dell'UE, c’è un ulteriore programma che sta aiutando a salvare la vita dei bambini e ridurre i casi di malnutrizione.

di Alessandro Conte

21 settembre 2016