I cambiamenti climatici consumano le coste australiane – In a Bottle

I cambiamenti climatici stanno erodendo le coste australiane

Gli aborigeni fanno appello all’Onu per segnalare l’erosione costiera e il conseguente aumento del livello del mare tra Australia e Nuova Guinea

MILANO – L’aumento del livello del mare, unitamente all’erosione costiera, sta da tempo minacciando abitazioni e luoghi sacri della cultura aborigena.

Per questo gli abitanti delle isole dello Stretto di Torres, situate fra l’Australia e la Papua Nuova Guinea, hanno inviato un esposto al Comitato dell’Onu per i diritti Umani per denunciare l’arretramento delle coste subite dall’arcipelago ed il mancato intervento del Governo dell’Australia.

La richiesta

I cambiamenti subiti dagli atolli dell’arcipelago in questione sono conseguenza dei cambiamenti climatici che stanno riguardando diversi territorio del Pianeta. Gli abitanti aborigeni si sono affidati all’organizzazione transnazionale no-profit ClientEarth per sostenere la loro causa in sede internazionale.

Secondo la richiesta, il governo australiano deve mettere in conto una spesa di almeno 20 milioni di dollari al fine di prevenire l’erosione costiera attraverso la costruzione di barriere marine, approvando un piano di investimenti ad hoc che permetta agli aborigeni di non abbandonare le isole.

Diritto alla vita

«Abbiamo un sito sacro qui, al quale siamo connessi spiritualmente. E disconnettere le persone dalla terra e dagli spiriti della terra è devastante – ha affermato Kabay Tamu, abitante dell’Isola di Warraber, al The Guardian - Il cambiamento climatico è fondamentalmente una questione di diritti umani […] Il continuo fallimento dell'Australia nel costruire infrastrutture per proteggere le isole e ad agire per ridurre le emissioni di gas serra costituisce una chiara violazione dei diritti degli isolani alla cultura, alla famiglia e alla vita.”

di Michael Dones

Source: Adobe Stock

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