Ijburg, il quartiere galleggiante di Amsterdam - In a Bottle

Ijburg, il quartiere galleggiante di Amsterdam

Iniziato a costruire nel 2001, si trova nella periferia Est della città e rappresenta il più grande complesso edilizio “su acqua” mai realizzato prima

MILANO – Un esempio di rivalutazione di un quartiere periferico in maniera intelligente, simbolo di una città che, nel corso degli anni, ha saputo fondersi alla perfezione con il contesto circostante. Ijburg rappresenta un modello urbanistico a basso impatto inquinante, da cui tutti dovrebbero trarre ispirazione ed insegnamento. Gli edifici sono stati eretti seguendo i principi della bioedilizia, del risparmio energetico e della salvaguardia delle acque, nel pieno rispetto e valorizzazione del contesto naturale circostante.

Il progetto

Il progetto del quartiere Ijburg è stato firmato dallo studio Marlies Rohmer. Situato nella periferia Est di Amsterdam, si può raggiungere attraversando il ponte Enneüs Heermabrug, progettato da Nicholas Grimshaw & Partners. La struttura, con le sue due campate da 75 metri l’una, lo rende il ponte più grande della capitale olandese. Le case di Ijburg, invece, sono strutturate su tre livelli. Al piano sotto il livello dell’acqua ci sono ripostigli e stirerie, al pian terreno la zona living e, al primo, le camere da letto. Il progetto ha visto la creazione di 7 isole artificiali: complessivamente si contano 165 abitazioni, di cui 55 ville, mentre le restanti sono normali appartamenti. Il design è semplice, lineare, studiato appositamente per questo progetto. Le abitazioni, dotate di qualsiasi tipo di comfort, possiedono anche alcuni pannelli solari. Esse si specchiano placidamente nelle acque del canale e le strade sottolineano il contrasto con l’acqua, decretandone al contempo il predominio territoriale. Il quartiere di Ijburg viene anche tagliato trasversalmente da un corso d’acqua.

Un distretto energetico

Il progetto è stato realizzato in nome dell’efficienza, in quanto sfrutta alla perfezione il contesto in cui si trova, non danneggiandolo. Il quartiere di Ijburg, proprio per questo motivo, diventerà presto un distretto energetico con produzione di fotovoltaico. È previsto un investimento nel trasporto pulito, entro il 2025, con un utilizzo massivo di auto elettriche, sia private che  dei mezzi di trasporto pubblici. Verrà posta anche una scrupolosa attenzione all’energia sostenibile con il recupero di scarti del sistema per convertirli in fonti energetiche.

di Michael Dones

Source: Adobe Stock

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