Desalinizzazione a energia solare: soluzioni innovative per l’acqua potabile

Desalinizzazione a energia solare: soluzioni innovative per l’acqua potabile

Esaminare le nuove tecnologie che utilizzano l’energia solare per desalinizzare l’acqua marina, offrendo soluzioni sostenibili per le regioni aride e costiere.

MILANO - La crescente scarsità di acqua dolce, causata dal cambiamento climatico, dalla crescita demografica e dal sovrasfruttamento delle risorse, rappresenta una delle sfide più urgenti del nostro tempo. In questo contesto, la desalinizzazione dell’acqua marina sta emergendo come una soluzione promettente, soprattutto nelle regioni aride e costiere. 

Tuttavia, i metodi tradizionali di desalinizzazione sono energivori e spesso dipendenti da combustibili fossili. È qui che entra in gioco la desalinizzazione a energia solare, un approccio innovativo e sostenibile che sfrutta una risorsa abbondante e rinnovabile: il sole.

Come funziona la desalinizzazione solare

La desalinizzazione solare si basa sull’uso diretto o indiretto dell’energia solare per rimuovere i sali e le impurità dall’acqua marina o salmastra. Le principali tecnologie attualmente in fase di sviluppo o già operative includono:

  • Distillazione solare diretta: imita il ciclo naturale dell’acqua attraverso serre solari che evaporano l’acqua salata e condensano il vapore in acqua dolce.
  • Osmosi inversa alimentata da fotovoltaico: utilizza moduli solari per generare l’elettricità necessaria a spingere l’acqua salata attraverso membrane semipermeabili.
  • Desalinizzazione termica solare (Multi-Effect Distillation, MED): sfrutta il calore solare per evaporare l’acqua a basse pressioni e temperature in più stadi consecutivi, riducendo il consumo energetico.

Innovazioni recenti

Negli ultimi anni, la ricerca ha prodotto soluzioni sempre più efficienti e a basso costo. Tra le innovazioni più promettenti troviamo:

  • Dispositivi portatili fototermici: come quello sviluppato dal MIT, che utilizza materiali nanostrutturati per concentrare l’energia solare e separare rapidamente il sale dall’acqua.
  • Sistemi off-grid a energia solare: adottati in Paesi come il Kenya e l’India, ideali per villaggi remoti senza accesso alla rete elettric.
  • Tecnologie a film sottile e nanomateriali: che aumentano l’efficienza di assorbimento della luce e la velocità di evaporazione, riducendo le dimensioni e i costi degli impianti.

Vantaggi per le comunità costiere e desertiche

Le tecnologie di desalinizzazione solare offrono numerosi vantaggi ambientali e socioeconomici:

  • Ridotto impatto ambientale: nessuna emissione diretta di gas serra e minore inquinamento rispetto agli impianti alimentati a combustibili fossili.
  • Autonomia idrica: specialmente per isole, comunità costiere e regioni desertiche con abbondante insolazione ma scarsa disponibilità d’acqua dolce.
  • Bassi costi operativi a lungo termine: l’energia solare è gratuita e abbondante, riducendo le spese energetiche delle strutture di desalinizzazione.

Sfide e prospettive future

Nonostante i progressi, rimangono delle sfide:

  • Alti costi iniziali: per l’installazione delle infrastrutture solari e delle tecnologie di purificazione.
  • Gestione della salamoia: lo smaltimento del concentrato salino può avere impatti negativi sull’ambiente marino.
  • Efficienza energetica: l’ottimizzazione dei processi per ridurre ulteriormente i consumi è ancora un obiettivo attivo della ricerca.

Conclusione

La desalinizzazione a energia solare rappresenta una soluzione concreta e sostenibile alla crisi idrica globale. Le sue applicazioni sono particolarmente rilevanti per le regioni aride e costiere, offrendo acqua potabile in modo ecologico, economico e decentralizzato. Mentre le tecnologie continuano a evolversi, la loro adozione su scala globale potrebbe segnare un passo fondamentale verso la sicurezza idrica del futuro.

Fonti:

 

Di Alessandra Calella

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